Infrastrutture stradali più sicure con il 5G: il ministero dello Sviluppo economico ha avviato la procedura per l’acquisizione di proposte progettuali per fruire del finanziamento per progetti di ricerca e sviluppo finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture stradali, da realizzare nell’area metropolitana di Genova, attraverso sperimentazioni basate sulla tecnologia 5G, come si legge sul sito del Mise. Il comunicato del ministero relativo all’avviso pubblico per l’acquisizione delle proposte è stato anche pubblicati sulla Gazzetta ufficiale.
Sistemi di trasporto intelligenti e automatizzati
La misura rientra nell’ambito delle azioni della strategia europea per i sistemi di trasporto intelligenti, cooperativi ed automatizzati. Per favorire, con il supporto della tecnologia 5G, la realizzazione di infrastrutture viarie tecnologicamente avanzate e migliorare la mobilità e la sicurezza stradale il Mise ha previsto l’istituzione di un fondo con una dotazione di 2 milioni di euro (DL 28 settembre 2018, n. 109, Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze, come modificato dalla Legge 16 novembre 2018, n. 130).
Bando rivolto alle telco. In sinergia con altri stakeholder
Il Mise informa che alla procedura di selezione dei progetti possono partecipare gli operatori titolari dei diritti d’uso delle frequenze per la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, in sinergia con le amministrazioni centrali e locali, università, enti e centri di ricerca, imprese di livello nazionale o internazionale che abbiano specifiche competenze nel settore oggetto della sperimentazione.
Il termine di presentazione delle domande è il 4 giugno 2020. La domanda di partecipazione alla procedura, redatta secondo le modalità previste dall’Avviso pubblico, dovrà essere consegnata a mano, in plico chiuso e sigillato, al Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, nonché via posta elettronica certificata. Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito del Mise.