“L’Italia è per noi un Paese molto importante. E il nostro investimento è di lungo termine”. Il ceo di Zte Italia Hu Kun ha scelto il 5G Summit dell’Aquila per evidenziare ancora una volta il ruolo chiave che il nostro Paese giocherà nella sfida della quinta generazione mobile.
Il capoluogo abruzzese – fra le 5 città scelte dal Mise per le sperimentazioni – per Zte rappresenta anche un “asset” in termini di ricerca e innovazione: è l’Aquila infatti la sede del Laboratorio 5G europeo. E per questa ragione l’azienda – che si è ormai messa alle spalle la vicenda del ban Usa ed è tornata all’utile– ha organizzato proprio nella città abruzzese il suo primo 5G Summit italiano che ha raccolto a dibattito i vertici dell’azienda – oltre a Hu Kun hanno presenziato Xiao Ming, Presidente delle Global Sales e Zhang Jian, Presidente del Global Marketing – nonché i partner, in pole position Wind Tre, coinvolti nel progetto abruzzese e non solo. L’evento è stato inoltre occasione per toccare con mano app e servizi che stanno prendendo vita fuori e dentro il Laboratorio: dalla mobilità alla chirurgia, dalla gestione delle calamità agli utilizzi nell’agricoltura e nella grande produzione.
“Zte è già in grado di offrire soluzioni end to end e le migliori soluzioni al mondo sul fronte 5G. Continuiamo a lavorare con i partner e a collaborare con il governo affiché la roadmap sia pienamente traguardata”, ha detto Hu Kun il quale ha evidenziato che “Zte è l’unica azienda al mondo ad essersi piazzata per otto anni fra i primi tre posti nella classifica mondiale dei brevetti e ad essere stata al primo posto per ben tre anni”.
“L’Italia – ha aggiunto il presidente Global Sales Xiao Ming – è uno dei maggiori mercati in Europa e svolge un ruolo cruciale nella nostra strategia globale.
Sul palco anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi il quale ha evidenziato i benefici già palpabili: “Il Tecnopolo è tornato a vivere. E il 5G rappresenta un’occasione di crescita presente e soprattutto futura”, ha detto il sindaco. Determinanti anche le opportunità in termini occupazionali: “Ci auguriamo che il 5G possa contribuire anche nella creazione di nuovi posti di lavoro. L’Aquila, a 10 anni dal terremoto del 2009, è riuscita a risollevarsi e a proiettarsi nel futuro. Una riscossa che fa ben sperare gli aquilani e che può essere un esempio per quei territori che hanno avuto a che fare con calamità importanti o che sono localizzati in aree difficili del Paese”.
Nel corso del Summit sono state svolte diverse dimostrazioni pratiche, tra cui quella che offre soluzioni concrete per la prevenzione dei terremoti e la gestione dell’emergenza durante le scosse. La quasi assenza di tempi di latenza e l’interconnesione del sistema, come dimostrato dal professor Fabio Graziosi (Università dell’Aquila), consentirà l’attivazione immediata di tutti i meccanismi di risposta, garantendo una connessione stabile anche nei momenti in cui oggi la rete sarebbe congestionata.
“Abbiamo collaborato con l’Università dell’Aquila e con i partner commerciali per dare vita con successo a un’applicazione per il monitoraggio dei terremoti basata su tecniche 5G – ha concluso Xiao Ming -. Su questa piattaforma ci dedicheremo ad accelerare lo sviluppo commerciale consentiremo a 5G di penetrare la nostra vita il prima possibile. Credo fermamente che il 5G cambierà la nostra industria, l’agricoltura, il commercio, l’intrattenimento e persino il nostro stile di vita”.