Il 5G arriva nelle metro di Roma. È stata inaugurata la connessione in 9 stazioni della Metro A di Roma tra la fermata Vittorio Emanuele e Ottaviano. Il programma, parte del progetto giubilare realizzato in partnership pubblico-privato, per la connessione delle linee metropolitane della Capitale, prevede l’attivazione del 5G, attraverso oltre 1.000 remot unit e 3 mila celle, entro giugno si tutta la Metro A, entro fine anno sulle Metro B e B1 ed entro il 2026 sulla Metro C.
5G, Gualtieri: “Passo in avanti verso la città connessa”
Per il sindac Gualtieri “ il primo blocco di connettività 5G della linea A della metropolitana, è un passo significativo per una citta’ che si dota delle infrastrutture adeguate per sostenere l’amministrazione e i cittadini oltre che il sistema produttivo e delle imprese”.
Si tratta, ha spiegato, “di un progetto di partenariato pubblico privato inserito nelle attività giubilari. È una rete 5G che potrà estendersi e divenire complementare alla rete degli operatori. Inauguriamo le prime 9 stazioni da qui a Ottaviano, da oggi sono connesse al 5G, la connettività sale da 3 a 4G nei treni. Ci sarà un segnale più forte e stabile, maggiore velocità100 volte superiore al 4G”.
Nella stazione di Vittorio Emanuele il sindaco ha effettuato la prima videochiamata in 5G.
La roadmap del progetto 5G
Il progetto prevede la copertura di 83 stazioni a regime con 70 km di cavi a fibra ottica e 3mila antenne. L’impianto Das (Distributed antenna system) ospitato dalla nuova sala apparati radio della stazione Vittorio Emanuele della Metro A “sarà il più grande in Italia, tra i più grandi in assoluto”, ha sottolineato il sindaco. Questo piano “consentirà gradualmente di migliorare non solo la connettività per romani e turisti, che potranno vedere film e video durante i viaggi in metropolitana – ha sottolineato il sindaco – ma permetterà all’amministrazione di sviluppare applicazioni intelligenti, auto senza guidatore, monitoraggio dei dati, e alle imprese di avere un ecosistema più attrattivo e competitivo”.
Il progetto Roma 5G prevede di portare, entro il 2026, il 5G con tecnologia “Distribuited antenna system” in tutte le 75 stazioni della metro A, B B1 e C per un totale di 1170 remote unit tra 4G e 5G e oltre 3000 antenne su più di 250 km di nuova fibra ottica, coprendo un percorso complessivo di 61 km.
In cantiere, inoltre, l’abilitazione della connettività 5G degli operatori di telecomunicazioni in tutti i principali punti nevralgici della città e di attivare un ampio portafoglio di servizi digitali forniti da Roma Capitale in 100 piazze, 98 vie limitrofe e in 7 edifici pubblici del Comune di Roma incluso il Campidoglio entro il 2025. Si prevede l’istallazione di Small cells secondo le esigenze degli operatori. Il piano prevede, inoltre, l’istallazione del Wi-Fi in 100 piazze, di 2000 telecamere e di circa 1800 sensori IoTi. L’obiettivo è offrire la migliore connettività e sicurezza a 3 milioni di residenti e oltre 15 milioni di turisti che cresceranno ulteriormente in questo anno giubilare
Labriola, Tim: “Esempio di collaborazione pubblico-privato”
A Roma quello sviluppato per la rete 5G è “un esempio di collaborazione pubblico-privato, per sviluppare nuovi modelli di business”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, in occasione della inaugurazione.
“Quindici anni fa nessuno avrebbe immaginato la quantità di applicazioni che abbiamo oggi, lo stesso vale per il 5G e la fibra ottica, se non installiamo queste infrastrutture non consentiamo lo sviluppo di servizi da mettere a disposizione dei cittadini. Sono sicuro che Roma diventerà un benchmark per lo sviluppo dei servizi”.
Galli, Inwit: “Infrastruttura digitale a servizio della città”
Il dg di Inwit, Diego Galli, ha ricordato il ruolo di Roma Smart City, parte del Gruppo, “super focalizzata sulla modulazione del progetto perche’ sia coerente con i piani operativi e gli obiettivi del partenariato pubblico-privato”.
“Questo progetto importante – ha aggiunto – porta una infrastruttura digitale al servizio della citta’ e delle imprese. E’ un impianto importante con 3 mila antenne e oltre mille remot unit, con 250 chilometri di fibra. Questo è il primo tassello di un progetto di copertura integrale con rete 5G su tutta la metropolitana di Roma. Il progetto si concluderà entro il 2026 progressivamente. Accanto alla copertura della metropolitana è prevista la copertura di cento piazze con un Wifi pubblico e videocamere per la sicurezza. È una ottima testimonianza di collaborazione pubblico-privato”.
Di Feliciantonio, Fastweb+Vodafone: “Modello collaborativo importante”
“Siamo felici di partecipare a un modello collaborativo importante, inauguriamo un nuovo modello di rapporto tra cittadini e amministrazione – ha sottolineto la responsabile della Comunicazione di Fastweb + Vodafone, Lisa Di Feliciantonio – È il primo tassello di un progetto molto più ampio, il passaggio ulteriore è quello dell’intelligenza artificiale con cui si possono attivare servizi innovativi ad esempio per la sicurezza”, ha concluso.
Melis (WindTre): “Decolla nuovo modello per infrastrutture digitali”
Per Carlo Melis, responsabile dello sviluppo tecnologico di WindTre, a Roma “decolla un nuovo modello di valore, la sperimentazione del servizio era già in corso in queste settimane, abbiamo apprezzato un incremento della velocità. Più del 50 per cento degli utenti sta sperimentando il nuovo servizio e il traffico dei nostri utenti è aumentato del 15 per cento
Levi, Iliad: “Modello da esportare”
A Roma sulla rete 5G è stato sviluppato “un esempio di collaborazione pubblico-privato a cui guardare anche in altri ambiti in tutta Italia, più c’è connettività e più si sviluppano servizi pubblici e privati”, ha concluso l’amministratore delegato di Iliad, Benedetto Levi.