Sviluppare le reti di telecomunicazione 5G nelle Ue costerà “significativamente di più” rispetto alle reti 4G che usiamo ora, “tra i 300 e i 500 miliardi di euro”. Lo dicono le stime della Gsma rese note in occasione del Mobile World Congress in corso a Barcellona. In vista delle elezioni europee, l’associazione pubblica un manifesto in cui chiede alle istituzioni comunitarie un impegno sia sugli investimenti, sia sulle regole per la sicurezza delle reti.
Secondo le previsioni il contributo annuale dell’industria mobile al Pil dell’Ue crescerà dai 550 miliardi di euro attuali a 720 miliardi nel 2022. Con il giusto supporto normativo – evidenzia la Gsma – l’adozione del 5G può raggiungere il 30% delle connessioni complessive entro il 2025. L’associazione chiede minori costi e tasse per lo spettro delle frequenze e un riesame delle imposte specifiche sul settore delle telecomunicazioni.
Sul fronte normativo, gli operatori mobili europei chiedono l’applicazione delle stesse regole e degli stessi principi a tutti gli attori dell’economia digitale, in modo da garantire una concorrenza leale, e un nuovo riferimento europeo sulla sicurezza delle reti, costruito sulla base dei migliori standard nazionali e internazionali.
“Le nostre reti hanno reso l’Europa più forte consentendo ai cittadini e alle imprese di cogliere i benefici della trasformazione digitale – spiega Afke Schaart, Vp & Head of Europe, Gsma – Oggi l’era della connettività intelligente rende possibile raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi:un pianeta più verde, città più vivibili, industrie più efficienti e società più inclusive. Ma affinché si possa beneficiare di queste innovazioni, vanno eliminate le barriere che frenano l’industria della telefonia mobile in Europa attraverso una regolamentazione progressiva. Il nostro settore è al centro dell’esperienza digitale e con il nostro Manifesto per l’Europa siamo pronti a collaborare con i policy maker per rinvigorire le economie europee”.