“Il 5G porterà una trasformazione digitale dei sistemi sanitari per renderli capaci di offrire una risposta più efficace alle grandi emergenze pubbliche”. Lo ha detto il numero uno di Huawei Italia, Thomas Miao, in un’intervista rilasciata all’agenzia AdnKronos.
“Il 5G, in sinergia con altre tecnologie come Cloud, Ai e Big Data – evidenzia Miao – può guidare la trasformazione digitale dei sistemi sanitari a fornire una risposta più efficace alle grandi emergenze pubbliche. Ad esempio, abbiamo collaborato con la Huazhong University of Science & Technology e la Lanwon Technology per sviluppare e lanciare un servizio di analisi quantitativa di diagnostica per immagini assistita dall’intelligenza artificiale per coronavirus. Grazie alle nostre tecnologie di Ai come la visione artificiale (computer vision) e la diagnostica per immagini, il servizio può fornire ai terapeuti automaticamente, rapidamente e correttamente i risultati della quantificazione della tomografia computerizzata (Tac), ovviando alla carenza di medici esperti di diagnostica per immagini che possono diagnosticare con precisione il coronavirus. Inoltre, il servizio combina informazioni cliniche e risultati di laboratorio per aiutare i medici a distinguere più accuratamente tra le fasi iniziali, avanzate e gravi di coronavirus, facilitando lo screening precoce, la prevenzione e il monitoraggio”.
La domanda è: se le reti 5G fossero state già operative, che contributo avrebbero potuto dare alla lotta al virus a livello globale? “Durante un’epidemia – evidenzia Miao –le caratteristiche principali del 5G, come la connessione ad alta velocità, la bassa latenza, l’ampia larghezza di banda per il trasferimento dei dati e un gran numero di punti di connessione, possono affrontare efficacemente le sfide della comunicazione e della trasmissione dei dati. A Wuhan l’efficace scambio di dati è stato un fattore cruciale per controllare l’epidemia poiché ha supportato le funzioni ordinarie, nonché servizi come la raccolta di dati, la diagnosi e il monitoraggio da remoto, la trasmissione di immagini ad alta risoluzione, una migliore collaborazione tra ospedali e quindi una maggiore efficacia di prevenzione e trattamento della pandemia”.
La pandemia in Italia è stata una emergenza alla quale, dice Miao, Huawei ha reagito rapidamente anche nel nostro Paese. “E in una situazione critica come quella in cui ci troviamo ogni Paese dovrebbe collaborare. Siamo lieti che si sia attivata una catena di solidarietà tra Italia e Cina. L’eventuale incremento di future collaborazioni dipende esclusivamente dai due governi. Come azienda privata, ci offriamo di facilitare lo scambio di informazioni e buone pratiche tra i team sanitari italiani e cinesi”.