MOBILITY REPORT

Ericsson, Missori: “Italia in ritardo sul 5G, Giubileo banco di prova”

Entro fine anno 1,5 miliardi di abbonati a livello mondiale ma mentre il Nord America registra una crescita maggiore del previsto con un tasso di penetrazione del 41%, l’area dell’Europa occidentale si attesta appena al 13%. Il nostro Paese può giocarsi la carta 2025: “Occasione per sviluppare e testare tutti gli use-case di cui sentiamo parlare da anni nella città più bella del mondo”

Pubblicato il 21 Giu 2023

ANDREA_MISSORI_ericsson

“L’Italia nel 5G è in ritardo e non ha ancora le reti 5G stand alone che rappresentano il vero 5G”. Lo afferma Andrea Missori, responsabile area Sud Est Mediterraneo ed Eurasia di Ericsson e amministratore delegato di Ericsson in Italia, in occasione della presentazione del nuovo Mobility Report di Ericsson.

“Il ritardo degli investimenti – ha spiegato Missori – è legato a vari elementi, dal fatto che gli operatori di tlc non sono ancora inseriti tra le aziende energivore, alle mancate agevolazioni fiscali, alla troppa competizione”, ma il Giubileo a Roma potrebbe rappresentare il prossimo banco di prova. “Nel 2025 Roma avrà il Giubileo” e quindi “mando il mio stimolo a tutti, da operatori a governo – ha aggiunto -. Sarà un evento mondiale trasmesso, fruito, avremo turismo” e si potrebbero mettere “tutti gli use-case di cui sentiamo parlare da anni in un unico punto in un unico momento, nella città più bella del mondo“.

Europa indietro nell’adozione del 5G

Il report rivela che gli abbonamenti al 5G sono in aumento in ogni regione del mondo e si prevede che raggiungeranno la cifra totale di 1,5 miliardi entro la fine del 2023. In questo scenario, tuttavia, l’Europa resta ancora indietro. Nell’area occidentale del Vecchio continente la crescita degli abbonamenti 5G è passata da 32 milioni nel 2021 a 69 milioni alla fine del 2022, e si prevede che il 4G diminuisca a favore di un aumento sostanziale degli abbonamenti al 5G solo a partire da quest’anno. Secondo le stime, gli abbonamenti al 5G raggiungeranno i 143 milioni alla fine del 2023 e la penetrazione raggiungerà l’88% entro la fine del 2028: attualmente, però, questo dato è ancora fermo al 13%.

“Il mercato italiano nella generazione del 5G sta perdendo colpi – ha fatto notare Missori -. Ma è un problema europeo. Oggi Cina, Corea e Stati Uniti stanno più avanti e l’India sta facendo il 5G più velocemente di chiunque altro”.  “Il 5G – ha proseguito – è una tecnologia che servirà ad abilitare l’investimento delle industrie, a creare la manifattura 4.0, spingere l’agroalimentare, sviluppare nuove capabilities. Se vogliamo fare i porti intelligenti, la public safety avanzata, abbiamo bisogno del 5G. Tanto più lenti saremo tanto più freneremo la capacità di investire del Paese su tecnologie specifiche. Se manca la piattaforma la startup che farà la logistica dei porti, nascerà a Rotterdam e non a Livorno o Gioia Tauro”, ha spiegato. “I fondi Pnrr sono andati quasi tutti sulla fibra. Il messaggio al governo potrebbe essere di non chiudersi su un’unica dimensione perché non è troppo tardi per affiancare”.

In India la crescita più rapida a livello globale

Dal report emerge che gli operatori continuano a investire nel 5G nonostante le sfide geopolitiche e il rallentamento macroeconomico di alcuni mercati. In questo quadro, il grande mercato indiano sta vivendo una stagione di imponenti implementazioni del nuovo standard nell’ambito dell’iniziativa Digital India. Alla fine del 2022, sono circa 10 milioni gli abbonamenti al 5G In India e si stima che rappresenteranno circa il 57% degli abbonamenti di telefonia mobile nel Paese entro la fine del 2028, rendendola la regione con la crescita più rapida a livello globale.

Al contempo, la diffusione degli abbonamenti 5G in Nord America è stata più forte di quanto previsto nelle precedenti edizioni. Alla fine del 2022, il Nord America ha infatti registrato la più alta penetrazione di abbonamenti 5G a livello globale, con il 41%. Qui si prevedono circa 420 milioni di abbonamenti 5G entro il 2028, pari al 91% degli abbonamenti di telefonia mobile.

Aumento dei ricavi del 7% nei primi 20 mercati al mondo

“Il 5G ha superato il miliardo di abbonamenti nel mondo, generando anche una crescita positiva dei ricavi per gli operatori che si trovano nei mercati più avanzati – afferma Fredrik Jejdling, Executive Vice President e Head of Networks di Ericsson -. Vediamo un forte legame tra l’aumento degli abbonamenti al 5G e i ricavi derivanti dai servizi offerti. Negli ultimi due anni, l’introduzione dei servizi 5G nei primi venti mercati al mondo ha comportato un aumento dei ricavi del 7%. Questa tendenza dimostra il crescente valore del 5G, a vantaggio sia degli utenti che degli operatori”.

A livello globale, sono circa 240 gli operatori che hanno lanciato servizi commerciali 5G e circa 35 coloro che hanno implementato reti 5G standalone (SA). I servizi 5G più comuni,  destinati ai consumatori finali, sono la banda larga mobile avanzata (eMBB), il fixed wireless access (Fwa), il gaming e alcuni servizi basati su AR/VR, come la didattica a distanza. Il rapporto rivela inoltre che il 5G stimola anche il modo in cui gli operatori confezionano le loro nuove offerte di tipo mobile. È sempre più comune ad esempio l’offerta di bundle con vari servizi di intrattenimento, come la televisione, lo streaming musicale o le piattaforme di cloud gaming. Circa il 58% degli operatori 5G lo fa già, secondo diverse formule.

Correlazione fra abbonamenti e ricavi

L’analisi degli sviluppi nei principali mercati 5G mostra una forte correlazione tra l’aumento della penetrazione degli abbonamenti 5G e i ricavi dei servizi. Se si aggiungono i dati del quarto trimestre del 2022 alla precedente analisi di Ericsson, è evidente che il trend positivo dei ricavi continua. Il lancio dei servizi 5G nei 20 principali mercati è seguito da un’evoluzione positiva dei ricavi del 3,5% Cagr all’anno negli ultimi due anni, o del 7% nello stesso periodo di due anni.

Storicamente, per i fornitori di servizi è stato difficile aumentare i prezzi al consumo degli abbonamenti di telefonia mobile in linea con l’inflazione. Con l’attuale impennata dell’inflazione in molte aree, alcuni fornitori di servizi hanno iniziato ad adeguare le loro tariffe in relazione all’indice dei prezzi al consumo (Cpi). Finora gli adeguamenti sono stati significativamente inferiori all’inflazione e questa pratica è ancora lontana dall’essere comune. Dato che questi adeguamenti si applicano solo a contratti completamente nuovi o rinnovati, avrebbero avuto un impatto minimo sulla crescita dei ricavi nel corso del 2022. A differenza di questi adeguamenti reattivi dei prezzi, che non incentivano i consumatori a pagare di più, il lancio dei servizi 5G si è rivelato uno strumento efficace per i fornitori di servizi per promuovere in modo proattivo il passaggio a tariffe mobili più elevate, aggiungendo valore ai consumatori. Sebbene vi sia una certa sovrapposizione tra le tempistiche di introduzione del mercato 5G e l’impennata dell’inflazione, ciò non sminuisce l’importanza del 5G come catalizzatore per la crescita dei ricavi.

Valore della connettività rafforzato dai nuovi servizi 5G

Il 5G ha creato un nuovo valore per i clienti consumer e enterprise, con l’offerta di servizi che offrono maggiori quantità di dati, velocità più elevate e una migliore esperienza utente. Per i fornitori di servizi, il valore aggiuntivo fornito a consumatori e imprese si traduce in opportunità di upselling e di aumento dei ricavi. L’andamento dei ricavi indica che questa acquisizione di valore è già iniziata. Man mano che le reti e gli ecosistemi 5G matureranno, con lo sviluppo e l’offerta di un maggior numero di servizi e applicazioni, verrà sbloccato un valore ancora maggiore per i clienti.

La debolezza del mercato degli smartphone non blocca l’adozione del 5G

Il quarto trimestre del 2022 ha visto un calo a due cifre del mercato degli smartphone, continuando la tendenza precedentemente registrata nei primi tre trimestri. La tendenza è proseguita all’inizio del 2023, con un calo delle spedizioni globali del 13% su base annua nel primo trimestre. In totale sono stati lanciati oltre 870 modelli di smartphone 5G, di cui più di 80 nel 2023. I modelli di smartphone 5G hanno rappresentato il 57% degli smartphone spediti nel 2022 e si prevede che questo valore salga a circa il 62% nel 2023. Le spedizioni di dispositivi pieghevoli sono cresciute del 26% nel 2022, nonostante la debolezza del mercato degli smartphone. Questa categoria rappresenta l’1% del mercato degli smartphone e si prevede che aumenterà al 3% entro il 2026.

Crescono le connessioni 4G/5G IoT 

Le tecnologie massive IoT NB-IoT e Cat-M – che supportano casi d’uso ad ampio raggio che coinvolgono un gran numero di dispositivi a bassa complessità e a basso costo con una lunga durata della batteria e un throughput medio-basso – continuano a essere introdotte in tutto il mondo. A livello globale, 125 fornitori di servizi hanno implementato o lanciato commercialmente reti NB-IoT e 56 hanno lanciato Cat-M, mentre 39 hanno implementato entrambe le tecnologie. Il numero di dispositivi connessi da queste tecnologie ha raggiunto quasi 500 milioni alla fine del 2022. La crescita delle tecnologie Massive IoT è favorita dall’aggiunta di capacità nelle reti, che permettono a Massive IoT di coesistere con 4G e 5G nelle bande Fdd, attraverso la condivisione dello spettro. I dispositivi IoT connessi tramite 2G e 3G sono in lento declino e si prevede un tasso di crescita annuo negativo di circa il 20% fino al 2028, poiché il tasso di abbandono di entrambe le tecnologie continuerà ad aumentare nei prossimi anni.

Nel 2022, l’IoT a banda larga (4G/5G) ha raggiunto 1,3 miliardi di connessioni ed è la tecnologia che collega la quota maggiore di tutti i dispositivi IoT cellulari. Questo segmento comprende principalmente casi d’uso ad ampio raggio che richiedono un throughput più elevato, una latenza più bassa e volumi di dati maggiori di quelli che possono essere supportati dai dispositivi IoT massivi. I dispositivi Lte Cat-1, che supportano velocità di 10 Mbps in downlink e 5 Mbps in uplink, sono sempre più utilizzati per una serie di casi d’uso. L’IoT a banda larga sarà ulteriormente rafforzato dall’introduzione di RedCap. Entro la fine del 2028, si prevede che quasi il 60% delle connessioni IoT cellulari saranno IoT a banda larga, con il 4G che ne collegherà la maggior parte. Con l’introduzione del 5G New Radio (NR) nello spettro vecchio e nuovo, le velocità di trasmissione dei dati aumenteranno sostanzialmente per questo segmento. L’Asia nordorientale è la regione leader in termini di numero di connessioni IoT cellulari e si prevede che supererà i 2 miliardi di connessioni nel 2023.

Servizi Fwa da parte dell’80% dei provider

L’Fwa è in forte crescita da tutti i punti di vista. Uno studio aggiornato di Ericsson sui pacchetti retail offerti dai fornitori di servizi mobili ha mostrato che circa l’80% ha un’offerta Fwa, in aumento rispetto al 77% del novembre 2022. Attualmente ci sono 100 fornitori di servizi, pari al 40% dei fornitori di servizi Fwa, che offrono servizi su 5G.  I piani tariffari basati sulla velocità sono comunemente offerti per i servizi a banda larga fissi, come quelli forniti tramite fibra o cavo. Questo tipo di piano è ben compreso dai consumatori e consente ai fornitori di servizi di monetizzare l’Fwa come alternativa alla banda larga.

Più di un quarto dei fornitori di servizi offre ora piani tariffari basati sulla velocità (definiti anche qualità del servizio o QoS). I restanti tre quarti sono ancora best-effort, con piani tariffari basati sul volume (pacchetti di GB al mese).  Esistono ampie variazioni regionali nella percentuale di fornitori di servizi che adottano l’Fwa: in Nord America, Europa occidentale, Europa centrale e orientale, Medio Oriente e Africa, oltre l’80% dei fornitori di servizi mobili offre Fwa. Attualmente, il Nord America si distingue come la regione in cui tutti i fornitori di servizi studiati hanno un’offerta Fwa. Il Nord America è anche al primo posto per la percentuale di fornitori di servizi che offrono piani tariffari basati sulla velocità, con il 90%. Sia in Nord America che in Europa occidentale, inoltre, il 70% dei fornitori di servizi Fwa offre servizi su 5G.

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