Michael Rake, ex presidente di Bt Group, è entrato nel consiglio di amministrazione di Huawei Technologies Uk come amministratore non esecutivo. Il manager è stato consulente dell’azienda dall’inizio del 2019. Ma la nuova nomina è stata il pretesto che la compagnia ha colto per difendere il proprio ruolo nello sviluppo del 5G nel Regno Unito, sottolineando che bloccare il suo coinvolgimento nel lancio delle nuove reti danneggerebbe il Paese.
L’impegno di Huawei durante la pandemia
Come riportato da Telecompaper, il vicepresidente di Huawei, Victor Zhang, ha affermato che la società non ha perso il focus rispetto all’obiettivo di mantenere il Paese connesso durante la pandemia di Covid-19, lavorando con Vodafone, Bt, Ee, Three e altri operatori per fornire continuità di servizio ai cittadini. Huawei ha infatti creato tre nuovi magazzini e sta lavorando per ridistribuire i pezzi di ricambio in tutto il Regno Unito per garantire la continuità della fornitura. Zhang anche affermato che la crisi ha messo in luce quante persone, specialmente coloro che vivono nelle aree rurali, dispongono di connessioni digitali non all’altezza.
Le accuse sul 5G rispedite al mittente
Zhang ha inoltre stigmatizzato le “critiche infondate” sulla partecipazione di Huawei al lancio del 5G, e in particolare chi continua ad attaccare la società senza fornire alcuna prova, avvertendo che interrompere il coinvolgimento del 5G della compagnia provocherebbe al Regno Unito un “disservizio” e insistendo sul fatto che la tecnologia 5G di Huawei è tra le più avanzate in questo campo e che c’è grande attesa per la possibilità di continuare a essere un partner tecnologico di rete nel Paese una volta terminata la pandemia.