REGOLE & RETI

Net neutrality “nemica” del 5G? Via alla maxi-consultazione europea

Il Berec chiama a raccolta l’industria europea sui possibili conflitti tra lo slicing di rete e le regole della neutralità. In ballo la possibilità per Tlc, fornitori di attrezzature ma anche aziende dei settori verticali di sfruttare al massimo il nuovo standard per offrire servizi come la guida automatica o la telechirurgia. Johannes Gungl presidente del Berec: “Obiettivo spianare la strada per un veloce roll-out del 5G”

Pubblicato il 13 Feb 2018

5G-rete

Slicing di rete e net neutrality, consultazione a metà marzo. La lancia il Berec, l’assemblea dei regolatori di comunicazione europei, a seguito delle polemiche che si rincorrono da oltre un anno sulle difficoltà che gli operatori di Tlc potrebbero incontrare nell’effettuare l'”affettamento” della rete 5G con i lacci imposti dalla net neutrality.

Johannes Gungl, presidente del Berec, ricorda che i regolatori in particolare chiedono chiarimenti dall’industria sui casi specifici che potrebbero verificarsi in violazione della net neutrality. Parlando all’European 5G Conference a Bruxelles, Gungl ha sottolineato che il Berec non sta cercando di mettere in discussione l’impianto regolatorio della net neutrality, ma di puntare i riflettori sugli aspetti dello slicing che possono confliggere con la regolazione o le linee guida del Berec sull’implementazione della net neutrality. L’obiettivo è lavorare con l’industria per identificare possibili barriere e chiarire la strada per un veloce roll-out del 5G: l’industria ha bisogno di certezze per spingere gli investimenti in 5G. Guillermo Beltra, capo del legal and economic affairs al Beuc – alleanza dei consumatori Ue – ha promosso il piano di indirizzo augurandosi che non si presentino ulteriori nodi alla net neutrality europea. Molti servizi di connettività previsti con il 5G potrebbero essere qualificati come “servizi specializzati” ed essere “esentati” dai requisiti della neutralità della rete, con la network slicing.

La questione era già stata lanciata nell’estate del 2016. In un documento intitolato 5G Manifesto per l’implementazione tempestiva di 5G in Europa BT, Deutsche Telekom, CK Hutchison, Orange, Proximus, KPN, Tele2, Telecom Italia, Telefonica, Telekom Austria, Telenor, Telia e Vodafone, oltre a fornitori di infrastrutture come Ericsson, Nokia; Inmarsat e SES avevano avvertito del “pericolo di regole restrittive imposte dalla net neutrality alle tecnologie 5G”. Preoccupazioni condivise da aziende come Ahlers, Airbus Defense and Space, Philips, Siemens e Thales Alenia Space, che operano in settori verticali che si prevede utilizzeranno la tecnologia 5G.

Lo slicing permette la creazione di più reti virtuali su una singola infrastruttura o rete di reti: sarà abilitato dalla Network Functions Virtualization (NFV) e dalla Software Defined Networks (SDN) e consentirà a ogni rete virtuale di essere adattata a diversi tipi di traffico o di applicazioni. Per esempio, la “fetta” per la voce sarà progettata per ridurre al minimo latenza. Le slice del flusso video impiegheranno pacchetti più grandi e consentiranno il buffering e così via.

Al centro delle preoccupazioni la possibilità che le regole di neutralità della rete potrebbero confliggere con la possibilità di dare priorità a servizi chiave abilitati da 5G, inclusi guida automatica, controllo della rete intelligente, realtà virtuale e servizi di sicurezza pubblica. Servizi che richiedono una “configurazione flessibile ed elastica delle risorse in reti e piattaforme, su base continua”. Un bilanciamento tra le esigenze delle Tlc e industrie verticali può essere raggiunto attraverso lo slicing, una specie di “segmentazione della rete”, una forma di virtualizzazione della rete emersa come concetto chiave nello sviluppo della tecnologia 5G. Il manifesto sostiene che la segmentazione della rete “ospiterà una vasta gamma di modelli di business di settori verticali su una piattaforma comune, su vasta scala e con garanzie di servizio”.

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