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Private network 5G, il remote monitoring by Made4.0-Polimi



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L’azienda tedesca Opticoms ha installato un sistema di rete privata su una Famup, macchina utensile a tre assi di circa 25 anni. In tempo reale il monitoraggio di alcuni parametri durante un’operazione di fresatura. Ecco cosa è emerso

Pubblicato il 24 giu 2024

Antonio Capone

Responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano

Edoardo Meraviglia

Ricercatore dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano



5g-smartphone

La richiesta di una connettività performante e sicura per aziende di grandi dimensioni e per grandi spazi pubblici è diventata cruciale. La tecnologia 5G non rappresenta solo la risposta a questa esigenza di connettività, ma è la piattaforma sopra la quale sviluppare casi d’uso per sfruttare tutte le potenzialità di questa tecnologia.

Il 5G Mpn e il Das

Le soluzioni che propone il mercato in questo momento sono le reti mobili private 5G (5G Mpn) e le infrastrutture di coperture speciali indoor e outdoor Das. Al contrario delle 5G Mpn, le coperture speciali sono infrastrutture ben conosciute in Italia, poiché utilizzate per stadi, ospedali e stazioni. Mentre, per le 5G Mpn si contano più di una decina di casi in Italia dall’introduzione di questa tecnologia – Fonte Osservatorio 5G&Beyond. Per queste ultime, nel contesto europeo spiccano alcuni paesi come Germania e UK che sperimentano il maggior numero di casi 5G Mpn.

Per colmare il gap con gli altri paesi sullo sviluppo delle reti 5G, il Politecnico di Milano gioca un ruolo di stimolo e di supporto agli attori e mira a creare un ecosistema che incentivi la collaborazione tra le imprese.

L’integrazione delle reti industriali e lo use case Made

All’interno degli spazi di Made 4.0, il Competence Center per l’industria 4.0 con sede nel Campus Bovisa del Politecnico di Milano, nelle scorse settimane sì è svolto un workshop dell’Osservatorio 5G&Beyond focalizzato sul tema dell’integrazione delle reti industriali e delle coperture speciali. In questa occasione, sfruttando le infrastrutture Made4.0 e con il supporto dell’IoTLab del Politecnico di Milano, l’azienda tedesca Opticoms rappresentata da Fabio Griffo ha installato un sistema di rete privata 5G su una Famup, macchina utensile a tre assi di circa 25 anni retroffittata, dimostrando la possibilità di un’implementazione innovativa di uno use case di remote monitoring nell’arco di una giornata. L’architettura di rete installata consiste in un router 5G Eth connesso alla macchina e di una 5G Radio Access Network e 5G Core Network Stand Alone. La demo è stata mostrata ai partecipanti del workshop che hanno potuto vedere in tempo reale il monitoraggio di alcuni parametri della macchina durante un’operazione di fresatura. La soluzione di Opticoms è risultata essere flessibile, efficace e replicabile anche per use cases che richiedono un’elevata customizzazione.

ll continuum tra 5G Mpn e coperture speciali

Durante l’evento è emerso uno spunto di discussione interessante per quanto riguarda il continuum tra le 5G Mpn e le coperture speciali. Tradizionalmente le due tecnologie sono viste come distinte e con applicazioni diverse. Le coperture speciali sono state considerate un’infrastruttura adatta per portare connettività pubblica in luoghi che necessitano di una copertura dedicata, mentre le reti mobili private sono nate come la tecnologia abilitante per sviluppare casi d’uso per aziende in settori verticali specifici. Anche se l’infrastruttura di rete tra le due soluzioni è diversa, le evoluzioni tecnologiche dei Das attivi per le coperture speciali, con risorse che possono essere dedicate ad applicazioni speciali da una parte e le soluzioni basate su “small cells” condivise tra più operatori dall’altra, stanno progressivamente andando verso una parziale convergenza. Le opportunità di sviluppo di applicazioni innovative tipiche del 5G, poi, sono di fatto possibili in entrambi i casi, e questo tende a sfumare la distinzione netta tra queste due tecnologie. Grazie alla testimonianza portata da Fiera Milano durante il workshop dell’Osservatorio 5G&Beyond, è chiaro come anche per le infrastrutture Das indoor e outdoor ci sia la possibilità di sviluppare casi d’uso basati su tecnologia 5G e Wi-Fi6 che rendono questa soluzione non più così distante delle 5G Mpn.

Il ruolo di Made e Polimi

Nell’ecosistema universitario, il Made Competence Center è l’attore che realizza attività di Orientamento, Formazione e Finalizzazione di progetti di trasferimento tecnologico con le aziende sui temi dell’industria 4.0.In particolare, i progetti 5G del Made sono seguiti dall’IoTLab, che è un laboratorio interdipartimentale del Politecnico di Milano partecipato dei dipartimenti Dig e Deib.

Tra le altre iniziative più recenti del Politecnico di Milano dedicate al 5G c’è l’High Frequency Campus Lab (HFCLab) con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma sperimentale aperta dedicata alle reti di accesso radio ad alte frequenze, tra cui le frequenze a onde millimetriche sfruttate dalla tecnologia 5G.

HFCLab collabora anche con l’Osservatorio 5G&Beyond del Politecnico di Milano per consentire la massima condivisione delle opportunità. In particolare, l’Osservatorio 5G&Beyond sta svolgendo un’importante ricerca per il programma Restart rispondendo alla GrandChallenge #0. L’obiettivo di questo progetto è quello di delineare i diversi possibili scenari evolutivi dell’ecosistema Tlc europeo e di identificare i fattori e le scelte che potranno influenzarne la realizzazione così da aiutare gli attori e i decisori a prendere scelte consapevoli. Pubblicata la versione inglese del primo whitepaper in cui viene analizzato l’ecosistema Tlc e i mega-trend del settore.


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