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Private network 5G, Roi positivo entro sei mesi e balzo degli use case



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È quanto emerge da un’indagine condotta per Nokia da GlobalData. Ritorno degli investimenti positivo per il 78% di 100 aziende dei settori della manifattura, dei trasporti e dell’energia. Il 45% è riuscito a mettere a punto nuovi casi d’uso. Appuntamento a Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma

Pubblicato il 13 giu 2024



Roi reti mobili private

Il 78% degli early adopter delle reti mobili private ha registrato un ritorno sull’investimento (Roi) positivo già dopo sei mesi dall’implementazione e il 45% di queste imprese ha ampliato i casi d’uso coperti rispetto alle previsioni iniziali. Lo rivela il “2024 Industrial Digitalisation Report” condotto per Nokia dalla società di analisi GlobalData tramite un sondaggio fra 100 imprese globali dei settori manifatturiero, trasporti e energia che avevano implementato delle private wireless network, in molti casi con tecnologia 5G.

Ancora più alto il numero di imprese che riporta un Roi positivo entro i 12 mesi dall’implementazione di reti mobili private: è il 93%. Inoltre, più del 50% delle imprese intervistate ha già osservato una riduzione del Tco (Total cost of ownership) del loro investimento di almeno il 6%; di queste, il 29% ha visto riduzioni superiori al 10%.

Altro dato messo in evidenza dallo studio di Nokia e GlobalData: per il 61% delle imprese le reti mobili private hanno permesso di creare nuove fonti di ricavo.

Reti mobili private 5G: più stabili e sicure

Le aziende usano già diverse tecnologie mobili per le loro reti wireless, incluso il wifi o Lte e 5G su reti pubbliche, ma in misura crescente si spostano verso le reti private Lte e 5G.

Non è solo questione di latenza inferiore: secondo il report, l’elemento vincente delle reti mobili private, specialmente 5G, è la capacità di fornire connettività stabile e omogenea su vaste aree senza necessità di estesi cablaggi. Inoltre, lo spettro usato dalle private wireless network fornisce penetrazione del segnale migliore, più sicura e stabile in ambienti difficili come le fabbriche e aree sotterranee.

Inoltre, nelle reti private le aziende possono regolare le velocità di download e upload secondo le loro necessità, mentre le reti pubbliche tengono conto delle esigenze dei consumatori che scaricano contenuti da Internet. Non da ultimo, l’infrastruttura radio e edge è tutta interna all’organizzazione e i dati sono criptati e molto più protetti rispetto alle reti pubbliche.

Le reti private 5G possono comunque convivere con le altre tecnologie – come il wifi – e con l’uso delle reti mobili pubbliche.

Mercato da 8 miliardi di dollari nel 2027

Lo scenario della diffusione delle private wireless network è oggi ben diverso da quello emerso in un’analisi simile di GlobalData del 2022, quando le imprese erano ancora nella fase dei PoC e dei pilota. Nel 2024 la fase dei test è superata (con risultati positivi) e la maggior parte delle imprese ha implementato il private wireless; anzi, molte hanno esteso la rete a più siti o aggiunto antenne per allargare la copertura.

GlobalData prevede che, entro la fine del 2024, il mercato globale del private wireless sarà cresciuto del 49% rispetto al 2022 in valore. Entro il 2027 ci sarà probabilmente una crescita di quasi il 100% rispetto al 2024 per un valore complessivo di 8 miliardi di dollari, pari a un Cagr del 23,3%.

Casi d’uso avanzati: edge, IIot e Ai

Molti casi d’uso avanzati uniscono all’implementazione del wireless privato anche la tecnologia edge in loco, i nuovi dispositivi industriali compatibili con l’intelligenza artificiale (una Industrial Iot con Ai) e l’analisi dei dati.

In particolare, il 39% delle imprese ha implementato la tecnologia edge insieme alla rete privata e un ulteriore 52% prevede di farlo.

Tra i benefici descritti dalle imprese nel report di Nokia e GlobalData ci sono un miglioramento del 65% della sicurezza dei lavoratori, grazie all’impiego del geofencing e della robotica per svolgere compiti pericolosi, una riduzione del 73% dei costi operativi (grazie all’IIot), un aumento del 75% della produttività dei lavoratori e un miglioramento del 90% della collaborazione tra team, e una riduzione del 79% delle emissioni di CO2 grazie all’utilizzo di sensori.

Telco per l’Italia il 26 giugno a Roma

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