TELCO PER L'ITALIA 2020

Recovery Plan, Dècina: “Il 5G sarà la chiave di volta”

Il professore emerito del Politecnico di Milano: “Risorse Ue occasione imperdibile. Industria 4.0, sicurezza pubblica, sanità e trasporti/logistica le aree su cui investire”

Pubblicato il 03 Lug 2020

decina_maurizio

All’Italia serve un Recovery Plan all’insegna del 5G. Nel suo intervento alla terza tavola rotonda virtuale di Telco per l’Italia 2020 “5G the new normal: quali casi, quali soluzioni”, Maurizio Dècina, professore emerito del Politecnico di Milano, ha evidenziato come la quinta generazione può rappresentare la chiave di volta del piano che l’Italia deve elaborare per accedere ai fondi che l’Europa metterà a disposizione per la ripresa post-Covid-19.

“Sono quattro i verticali su cui il 5G può fare la differenza e sui quali il Paese si deve concentrare – ha detto Dècina – Industria 4.0, sicurezza pubblica, sanità e trasporti/logistica: qui vanno dirottate le risorse Ue con un’attenta definizione dei costi e un monitoraggio continuo dello stato di avanzamento dei progetti”.

Secondo Dècina i fondi europei rappresentano “un’opportunità imperdibile” per il Paese e una chance di rilancio sia per le grandi imprese sia per le più piccole.

Anche perché sul fronte tecnologico si va verso una semplificazione in grado di accelerare  lo sviluppo dei servizi. “La rivoluzione del cloud native computing – ha spiegato- garantisce una velocità di gestione del software che determinerà prestazioni eccezionali”.

Il 5G inoltre puà favorire una nuova collaborazione tra telco e Ott che, ad oggi, occupano il 70% del mercato dei servizi cloud.

“Le telco – ha evidenziato Dècina – hanno i pop a ridosso dell’accesso alla rete che abilitano un modello di edge computing in grado di aumentare le prestazioni e la customer experience. Si tratta dunque di un terreno prezioso di gioco tra telco e Ott che va valorizzato”.

LE SLIDE DEL PROFESSOR MAURIZIO DECINA

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