Boldyn Networks accelera gli investimenti e punta a una forte espansione in Europa. Annunciato oggi l’accordo per l’acquisizione del ramo d’azienda di Cellnex dedicato alle reti private 5G. Nell’accordo è inclusa gran parte di Edzcom, azienda finlandese pioniere e leader del mercato europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di reti private 4G e 5G, principalmente per clienti industriali dei settori manifatturiero, portuale, petrolio e gas, energetico e minerario. Il closing è previsto per il primo trimestre del 2024.
“Boldyn Networks è all’avanguardia nel portare le reti private ai clienti, in modo che possano affrontare qualsiasi sfida operativa e di connettività. “Le capacità del team di Edzcom, la sua reputazione impeccabile e la sua ben nota competenza sono un’importante aggiunta al nostro team, al fine di cogliere il potenziale di questo mercato in tutti i continenti. Dai luoghi pubblici e dai parchi eolici ai porti e ai siti di produzione, stiamo puntando a diventare il partner di riferimento per i progetti di infrastrutture di rete 5G private e convergenti”, commenta Igor Leprince, ceo del gruppo Boldyn Networks.
I progetti di Edzcom
Edzcom vanta oltre 50 implementazioni in Finlandia, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Regno Unito per aziende di livello mondiale. “Cellnex ci ha permesso di espanderci dai paesi scandinavi ai più grandi paesi europei. Siamo entusiasti di questa opportunità di proseguire ora la nostra rapida crescita insieme a Boldyn Networks. Boldyn è una grande azienda che ora acquisisce un team solido e collaudato, con esperienze derivanti da oltre 50 implementazioni nel Regno Unito e in Europa. Condividiamo la stessa visione e sono convinto che ora, uniti in un unico team, consolideremo la nostra leadership di mercato nelle reti mobili private personalizzate, ci espanderemo geograficamente e continueremo a impegnarci per offrire l’eccellenza ai nostri clienti”, sottolinea Mikko Uusitalo, ceo di Edzcom.
Il piano Boldyn, in Italia la società è guidata da Luca Luciani
Boldyn Networks ha già effettuato complesse implementazioni di reti private in tutto il mondo, come Moray East, un parco eolico che fornisce energia a circa 1 milione di abitazioni in Scozia. Negli Stati Uniti, tra gli esempi di implementazioni di reti private e convergenti di Boldyn in corso, vi sono l’infrastruttura 5G all’avanguardia del leggendario Cowtown Coliseum e una rete privata Cbrs per migliorare il funzionamento e fornire miglioramenti touchless ai visitatori del Dignity Health Sports Park.
L’accordo rafforzerà ulteriormente la strategia di Boldyn Networks in fatto di reti private, ponendo l’azienda all’avanguardia nella promozione delle trasformazioni digitali e dell’innovazione per l’industria 4.0. In particolare l’espansione di Boldyn Networks riguarderà Finlandia, Spagna, Germania, Svezia e Francia, nuovi mercati per l’azienda, e amplierà l’espansione nel Regno Unito e in Irlanda. Oggi Boldyn ha una presenza importante nel Regno Unito, in Irlanda e in Italia. La filiale italiana si è aggiudicata la scorsa estate il bando 5G da 100 milioni del Comune di Roma. Il co-founder Luca Luciani a ottobre è stato nominato a capo della filiale italiana di Cellnex.
Cellnex, ricavi e margini in crescita
Cellnex Telecom ha archiviato i primi nove mesi 2023 con una crescita dei ricavi del 16% a 2,713 miliardi escludendo i ricavi derivanti dalla rifatturazione dell’energia ai clienti e del 17% a 3 miliardi includendo tale voce. L’Ebitda rettificato è salito a 2,248 miliardi (+16%) e il risultato netto risulta negativo per 198 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 255 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. L’indebitamento netto è sceso di 300 milioni a 17,6 miliardi. “Questo periodo è stato caratterizzato da un’eccellente performance commerciale e da un’esecuzione operativa coerente, con ricavi ed Ebitda in linea con le previsioni e un free cash flow positivo prima del previsto – commenta Marco Patuano, ceo della società delle torri -. Ancora una volta, stiamo confermando tutti i nostri obiettivi finanziari a breve e medio termine, compreso il raggiungimento di un free cash flow positivo entro la fine dell’anno, in anticipo rispetto alla scadenza prevista del 2024, grazie a un rigoroso controllo delle spese Capex. Stiamo facendo buoni progressi nella riduzione del debito grazie alla cessione di siti in Francia e alla recente operazione nei Paesi del Nord Europa”.