L’authority francese per le comunicazioni ha dato il via alla vendita delle frequenze 5G nel Paese. Fino a oggi la Francia era l’unico dei cinque più popolosi Paesi dell’Unione europea a non aver ancora messo a disposizione le frequenze per il 5G agli operatori, dopo le procedure già concluse in Germania, Regno Unito, Spagna e Italia.
Con il 2020 parte così il percorso disegnato dal regolatore francese, l’Arcep, per assegnare lo spettro che servirà per implementare la rete mobile di quinta generazione: gli operatori avranno tempo fino al 25 febbraio per presentare le proprie strategie, che dovranno rispettare le linee guida che l’autorità locale per le garanzie nelle comunicazioni aveva reso pubbliche a metà dicembre insieme ai prezzi delle frequenze.
I quattro operatori che si dividono il mercato francese si spartiranno 50Mhz nella banda tra i 3.4 3 i 3.8 Ghz a un prezzo che è stato fissato in 350 milioni di euro per ognuno. Ulteriori “blocchi” di frequenze da 10 Mhz verranno successivamente messi all’asta un un prezzo di partenza di 70 milioni di euro per ogni lotto.
Da questa vendita il Governo francese si attende di ricavare complessivamente almeno 2,2 miliardi di euro. Per ottenere le frequenze – che saranno concesse con una licenza dalla durata di 15 anni, ogni operatore, oltre all’impegno economico, dovrà rispettare requisiti molto stringenti sulla copertura da garantire.
Presentando la vendita Arcep ha sottolineato che prevede di concedere le frequenze entro la metà del 2020.