REGOLAMENTAZIONE

5G, Nicita: “Next neutrality la prossima frontiera”

Le trasformazioni previste dallo standard aprono a un nuovo bilanciamento delle norme sulla neutralità della rete. Il commissario Agcom: “Verificare di volta in volta le alternative disponibili per specifici contesti”

Pubblicato il 05 Apr 2019

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Non più “net neutrality” ma “next neutrality”. E’ una regolamentazione a misura di 5G quella invocata da Antonio Nicita, commissario Agcom, intervenendo oggi al convegno “5G e Net Neutrality” organizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni.

“L’Autorità – ha detto Nicita – è in prima fila nella revisione delle linee guida Berec sul regolamento relativo alla neutralità della rete”.

Il Commissario Agcom ha sottolineato che “il principio base del regolamento europeo resta valido ed è quello di rispettare i diritti di uguale trattamento e non discriminazione degli utenti, garantendo al contempo i meccanismi innovativi tipici dell’ecosistema di Internet”.

Ma con il 5G le cose sono destinate a cambiare: le tecniche di slicing delle frequenze e di orchestration, che massimizzano le potenzialità innovative delle nuove reti 5G, sono infatti meccanismi tecnici di differenziazione e specializzazione dei servizi.

Le linee guida del Berec spiegano che “i fornitori di reti o di servizi di comunicazione elettronica possono commercializzare servizi a valore aggiunto di prioritarizzazione di classi di traffico nel proprio segmento di rete di accesso per soddisfare specifiche esigenze della clientela d’affari e residenziale”.

Tuttavia, avverte Nicita, non per questo slicing e network orchestration minano di per sé il principio di parità di trattamento degli utenti.

Serve quindi che per “il perseguimento di un bilanciamento equo ed efficiente degli obiettivi, le regole di net neutrality siano applicate per specifici contesti di non-discriminazione, riferiti cioè ad ambiti economici e tecnologici comparabili”.

L’Autorità dovrà quindi verificare di volta in volta quali siano le alternative rilevanti disponibili dal lato della domanda e dell’offerta di specifici servizi. A questo fine, secondo Nicita, gli operatori di mercato dovranno concretamente supportare il regolatore nello sforzo di ‘misurazione’ e comparazione, garantendo al contempo la massima trasparenza.

“Esiste una nuova frontiera della net neutrality, la “next” neutrality – dice il commissario – basata su un approccio sostanziale ai principi di non discriminazione e che per questo si estende anche alle grandi piattaforme digitali ed alle possibili discriminazioni non di prezzo, realizzate attraverso lo scambio implicito del dato tra fornitore di servizi/contenuti e gli utenti”.

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