Come hanno anticipato nelle ultime settimane analisti e osservatori, la parola d’ordine della nuova Tim nel segno di Vivendi è integrazione a tutto tondo tra connettività e contenuti. Dal nuovo ruolo dei negozi allo smartphone capace di navigare a Gbps, passando per i servizi di intrattenimento domestico e le future applicazioni smart home, è così che il gruppo – ancora per poche ore – guidato da Flavio Cattaneo intende entrare nell’era del 5G. Alla conferenza di presentazione della nuova offerta, organizzata stamattina nel rinnovato negozio di via Moscova a Milano, c’era anche l’amministratore delegato, in quella che con ogni probabilità è stata la sua ultima apparizione in pubblico in queste vesti. Dopo aver fatto rapidamente gli onori di casa, introducendo gli elementi su cui è stata imbastita la proposizione (“Parliamo di iniziative che ci si potrebbe aspettare da aziende come Apple più che da una telco”), Cattaneo ha lasciato la location per evitare che inevitabili domande sul futuro della governance di Tim distogliessero l’attenzione dagli annunci relativi alla strategia commerciale.
La parola è così passata a Stefano Azzi, responsabile Consumer & Small Enterprise, che ha enunciato i pilastri del nuovo approccio al mercato di Tim: “Crescita e differenziazione, prodotti e servizi innovativi, contenuti distintivi e prossimità al cliente, dallo smartphone alla casa fino al negozio, che attraverso un layout rinnovato e applicazioni di geofencing diventa sempre più un centro esperienziale”. Un vero e proprio aggregatore di contenuti e prodotti, in grado di ospitare le molteplici declinazioni racchiuse nel nuovo logo Tim, che era stato presentato l’anno scorso e che ha dato il via a un’evoluzione i cui primi effetti si vedranno in concreto a settembre, quando i servizi presentati oggi saranno ufficialmente lanciati sul mercato.
Alla base di tutto naturalmente c’è l’ultra-broadband. Sul piano del mobile, dopo l’estate partiranno a Milano e a Torino i primi hot spot 4.5G, che offriranno ai dispositivi abilitati una velocità di trasmissione in download di 1 Gbps e 130 Mbps in upload. Giovanni Ferigo, responsabile Technology di Tim, ha effettuato una dimostrazione dal vivo, verificando in effetti la presenza di una banda prossima alla fatidica soglia del Gigabit. “Il merito è della tecnologia Laa (Licensed Assistance Access, ndr) fornita da Ericsson, che aggrega le frequenze Lte con lo spettro non licenziato a 5GHz tramite small cell”. Il device che ha permesso di realizzare la demo è un Asus equipaggiato con processore Qualcom Snapdragon 835 e modem LTE X16 integrato, e sarà commercializzato a settembre. Gli hot spot a 1 Gbps saranno poi gradualmente estesi in altri 1.100 comuni, di cui i primi dovrebbero essere Roma, Napoli e Palermo. “È iniziata la transizione verso il 5G, che intendiamo governare gradualmente e senza scossoni”, ha precisato Ferigo.
Rispetto alla connessione fissa non sono stati forniti aggiornamenti sul piano d’azione, ma Tim sembra dare per scontato che l’infrastrutturazione procederà come da programma, visto che la nuova offerta potrà esprimersi al massimo potenziale solo in presenza di collegamenti in fibra ottica. Fulcro di tutti i servizi sarà Tim Hub, un modem a sei antenne e 2.000 Mbps di capacità trasmissiva che insieme al set top box Tim Box costituirà la Tim Home Platform. L’hardware sarà di fatto il punto d’accesso ai contenuti multimediali, ai videogiochi e ai servizi Smart home che la telco sta sviluppando attraverso partnership strategiche ma anche – novità non da poco – in autonomia.
“Abbiamo voluto coniugare qualità totale e semplicità in un unico box che non è semplicemente un decoder”, ha detto Daniela Biscarini, responsabile Multimedia Entertainment & Consumer Digital Services di Tim, spiegando che, nonostante il restyling dell’interfaccia utente, è stata confermata l’implementazione della piattaforma Android Tv. “Dovendo garantire la fruibilità di 10 mila titoli abbiamo creato un nuovo motore di raccomandazione, che offrirà una navigazione più semplice del catalogo, permettendo agli utenti di accedere dal televisore di casa come dallo smartphone”. Tra le serie e i film che TimVision avrà in anteprima ci sono The handmaid’s tale, The good fight, L’estate addosso e In guerra per amore. Ma come detto in arrivo ci sono anche produzioni fatte in esclusiva per Tim o addirittura realizzate in house. Mentre sul fronte dello sport l’accordo con Discovery farà della piattaforma un official broadcaster dei giochi olimpici 2018 e 2020, oltre che di eventi come gli US Open. Spazio anche a una programmazione specifica per bambini e ai videogames, che grazie a Tim Gamepad potranno essere giocati – in streaming o in download grazie alle parternship con Gameloft e Google Store – senza l’ausilio di altre console.
L’ultimo capitolo è quello della Smart Home, i cui dettagli non sono ancora stati forniti. Tim comunque punterà a offrire servizi di domotica (controllo luci, sicurezza ed elettrodomestici) disponibili dalla Home Platform e dallo smartphone oltre che un’esperienza unificata nella gestione di tutti gli oggetti connessi fuori e dentro l’abitazione.