FREQUENZE

700 Mhz al mobile? Tv locali sul piede di guerra

Il capo dimpartimento delle Comunicazioni Roberto Sambuco incontrerà domani l’Aeranti Corallo per discutere in merito all’ipotesi di riservare i canali 50-60 Uhf ai servizi a banda larga sottraendoli al digitale terrestre

Pubblicato il 13 Feb 2012

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Banda a 700 Mhz alle telco mobili? Un’ipotesi che preoccupa le emittenti locali, convocate domani dal capo dipartimento delle Comunicazioni Roberto Sambuco per discutere l’argomento. Lo rende noto Aeranti Corallo, l’associazione che rappresenta le tv locali, che il 31 gennaio scorso aveva sollevato la questione.

“Il 31 gennaio scorso, durante la riunione, svoltasi al Ministero, delle Task Force delle aree tecniche di prossima digitalizzazione, è emersa l’ipotesi che l’Italia sostenga nell’ambito dei lavori della World Radio-communication Conference 2012 (WRC-12), in corso a Ginevra, l’attribuzione della banda 700 Mhz (canali 50-60 Uhf) per servizi di larga banda in luogo della attuale attribuzione per la radiodiffusione televisiva digitale terrestre – si legge in una nota – Se tale ipotesi trovasse attuazione, vi sarebbe una ulteriore gravissima riduzione degli spazi frequenziali per le tv locali, già enormemente penalizzate, rispetto all’analogico, a seguito della attribuzione dei canali 61-69 Uhf alla comunicazione mobile di larga banda e alla attribuzione di sei canali al beauty contest, ora sospeso”.

Risulta del tutto evidente – prosegue la nota – che in mancanza delle frequenze della banda 700 Mhz non sarebbe certamente più possibile realizzare lo switch-off nelle aree ancora da digitalizzare dove, già allo stato (in particolare in Sicilia e Puglia) le frequenze sono particolarmente scarse”.

Aeranti-Corallo ha chiesto urgenti chiarimenti, proponendo l’istituzione di un tavolo di consultazione e di confronto su tutti i temi radiotelevisivi all’ordine del giorno del calendario ministeriale e lamentando la totale mancanza di confronto degli ultimi mesi.

Beauty contest, frequenze occupate
Intanto, sul fronte del beauty contest, l’ex ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, attende di sapere dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera – al quale ha rivolto un’interrogazione parlamentare – se è vero che le frequenze destinate al beauty contest siano in realtà già occupate e se lo Stato dovrà pagare per liberarle. Secondo le informazioni del Corriere Economia, Passera risponderà confermando che si tratta effettivamente di frequenze assegnate alle stazioni che hanno fatto ricorso al Tar. Nessuna assegnazione – sarà precisato – è però definitiva: e sono comunque destinate a decadere tutte, entro giugno, quando sarà completato lo switch-off televisivo dall’analogico al digitale.

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