Un sistema di teleconsulto in ambito pediatrico “che consente di salvare vite umane, grazie a una diagnosi precoce. Diagnosi che riguarda anche le donne in gravidanza e le malformazioni cardiache dei figli. Senza dimenticare il vantaggio in termini di tempo e denaro”. Parole di Gianluca Rocchi, ex governatore di Lions club distretto 108 della Toscana, l’associazione che promuove e sostiene l’iniziativa di sperimentazione e implementazione del sistema di telemedicina inaugurato all’ospedale San Giuseppe di Empoli (Asl 11).
Supportato anche dalla Regione e dalla fondazione Toscana Gabriele Monasterio, il progetto mira a realizzare una rete regionale di teleconsulto per le malformazioni cardiache congenite nel settore pediatrico. In questo caso l’ospedale di Empoli accoglie la terza postazione di telemedicina – la prima si trova all’ospedale di Portoferraio, nella provincia di Livorno, e la seconda a Lucca – frutto del service “Arriviamo al cuore di tutti”, che i Lions hanno realizzato nel 2014 con l’allora governatore Rocchi. È lui stesso a spiegare a CorCom che “l’intero progetto prevede l’installazione di quindici postazioni ecocardiografiche in altrettanti ospedali della regione, collegate in video con un centro di eccellenza europea di cardiologia infantile qual è l’ospedale del Cuore di Massa della Fondazione”.
Nel dettaglio è stato predisposto un collegamento a banda larga, sicuro e protetto, tra l’ospedale empolese e quello del “Cuore” attraverso l’infrastruttura della rete telematica regionale. “Dunque adesso, nel caso di specifiche tipologie di malformazioni cardiache da accertare in fase pediatrica/neonatale oppure prenatale, è possibile avviare un teleconsulto in diretta tra il clinico della Fondazione e quello dell’Asl 11 con eventuali indicazioni nel corso dell’esecuzione dell’esame”, precisa Rocchi.
La tele-ecocardiografia è implementata ricorrendo ad un apparato di videoconferenza, dotato di dispositivo per acquisire il segnale video dell’ecografo e in grado di trasmetterlo in rete; quindi le immagini esaminate dal medico vengono replicate in diretta a distanza su un monitor presso la Fondazione, dove il cardiologo pediatrico è in grado anche di guidare il collega per un’esplorazione cardiaca corretta, collaborando alla valutazione diagnostica del paziente oppure al controllo delle sue condizioni nel follow-up. “Il progetto è stato accolto bene dagli operatori – clinici, pediatri e chirurghi pediatrici – che in esso vedono uno strumento efficace e di crescita professionale”, conclude Rocchi.