La rivoluzione mobile – Blackberry, iPhone e chiavette 3G che
hanno permesso di restare produttivi anche fuori dal luogo di
lavoro – torna tra le pareti dell’ufficio. La banda larga
mobile 4G, che pure entusiasma i consumatori grazie a smartphone e
applicazioni, troverà il suo utente-chiave nelle imprese, dicono
gli analisti. I fornitori di rete mobile e i service provider
stanno mettendo a punto servizi che arriveranno agli uffici e
potrebbero mandare definitivamente in pensione l’infrastruttura
fissa, come i telefoni e i collegamenti a Internet su filo.
La società di ricerche Infinetics prevede che entro il 2013 ci
saranno più nordamericani che si connettono a Internet su mobile
broadband che tramite altre forme di accesso e le imprese
rappresenteranno una grossa fetta della domanda. "I primi veri
utenti intensivi delle nuove reti saranno le aziende”, conferma
Lindsay Notwell, executive director che guida l’implementazione
del servizio Lte di Verizon. La Long term evolution del carrier
americano dovrebbe essere lanciata a fine anno, raggiungendo oltre
100 milioni di persone. "Per prima cosa annunceremo il modem
4G, poi, entro metà 2011, supporteremo i cellulari”.
Verizon non sta costruendo una rete cellulare, bensì una rete
dati, veloce come i collegamenti wired. La Notwell sostiene che
quando si porterà il laptop all’interno dell'edificio e si
userà il servizio Lte, non si noterà differenza di performance
tra wireless e fisso.
Sprint Nextel ha intanto già portato il suo 4G a 55 grandi città
americane. Il suo network è basato sullo standard Wimax, il
concorrente dell’Lte. Bob Azzi, senior vice president for network
di Sprint Nextel, sostiene che questa rete può offrire velocità
da 3 a 5 megabit al secondo per il download e di almeno un megabit
al secondo per l’upload. "E’ assolutamente in grado di
sostituire le connessioni fisse delle aziende”, sottolinea.
Un servizio così veloce abilita un’intera gamma di nuovi
prodotti, aggiunge Azzi. La tecnologia potrà avere un forte
impatto sull’industria retail, ad esempio: i negozi hanno bisogno
di reti veloci alle casse per cercare informazioni sui prodotti e
dati sui clienti e per elaborare i pagamenti. "E in un negozio
tutto è più facile se non ci sono fili in mezzo", nota Azzi.
"Basta un modem wireless 4G". In uno scenario del genere
i commessi si potrebbero spostare nel negozio con dei tablet e
assistere i clienti o elaborare transazioni.
Sprint sta anche lavorando sull’idea di confezionare un insieme
di modem 4G e altro hardware in una “pacchetto per uffici tutto
in uno", che conterrebbe tutto quel che serve per mettere su
una nuova sede e connetterla.
I carrier dovranno tuttavia dimostrare di poter davvero fornire
connessioni così veloci e flessibili in ogni tipo di ambiente. Ci
si chiede se le nuove reti riusciranno a tenere il passo con la
domanda di dati mobili che cresce del 55% all’anno in Nord
America, come nota Abi Research. E più c’è disponibilità di
banda, più sale la domanda: Sprint riferisce che gli utenti del
suo primo telefono con tecnologia Wimax, l’Evo 4G, hanno in media
triplicato l’uso di dati.
Molti nell’industria pensano che rendere il wireless competitivo
con il fisso richiederà grande innovazione non solo tecnologica ma
anche nei modelli di business. Per esempio: gli operatori mobili
potranno imporre ai loro clienti prezzi tali da ripagarsi gli
investimenti nel rollout delle nuove reti? L’era delle tariffe
flat per i dati wireless sembra volgere al termine e il prossimo
passo potrebbe essere imporre tariffe differenziate in base alla
quantità di dati consumati.
Una strategia del genere sembra aver senso per i carrier ma
potrebbe scontrarsi con i principi della net neutrality (che negli
Usa potrebbero diventare legge) che impone agli operatori di
trattare tutti i pacchetti dati alla stessa stregua. Non stupisce
che molti analisti vedano le future politiche sulla neutralità
della rete come la vera discriminante pratica tra connessioni fisse
e senza fili.