I ricavi degli operatori di rete e dei gestori di infrastrutture di rete è cresciuto tra il 2014 e il 2018 a un tasso medio annuo dello 0,8%, e dello 0,3% nel solo 2018, arrivando a introiti lordi per a 1,34 miliardi. Di questi poco meno del 50% è rappresentato dai ricavi di Inwit ed EI Towers, il cui peso nel settore è considerevolmente aumentato se si considera che i loro ricavi congiunti erano il 35% del totale nel 2014. Il margine operativo lordo (ebitda), mediamente pari al 34,2% dei ricavi durante il periodo 2014-2018, supera il 38% nel 2017, mentre il margine operativo netto (ebit) nel 2018 ha raggiunto il 25,7% (in crescita di 2,5 punti percentuali rispetto al 2017). Il risultato d’esercizio medio del settore mostra il livello più elevato tra tutti quelli osservabili nei mercati analizzati (14,7% medio nel periodo), passando tra il 2015 ed il 2018, in valore, da 150 a circa 290 milioni di euro. Il comparto mostra un rapporto tra mezzi propri e passività complessive particolarmente elevato (in media del 69,8%), rapporto che nel 2018 ha superato il 73,3%.
Sono i dati che emergono dal focus bilanci 2014-2018 pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel quale vengono illustrate, in maniera sintetica, le principali risultanze consolidate derivanti dall’analisi dei bilanci delle principali imprese operanti nel mercato dell’editoria quotidiana e periodica ed in quello degli operatori di rete e gestori delle infrastrutture di radiodiffusione.
Nel periodo in esame il settore dell’editoria quotidiana e periodica ha visto ridursi i ricavi complessivi di oltre 670 milioni di euro, con una contrazione del 14,1%. La quota parte di ricavi domestici, cioè quelli ottenuti in Italia, pari a poco più di 3,5 miliardi di euro nel 2018, si è ridotta nel periodo osservato del 7,9%, pari ad una riduzione di 300 milioni di euro. Tuttavia, lo scorso anno, rispetto ai risultati registrati nel 2017, il comporto segnala una crescita complessiva del 4,6%, (+0,6% limitatamente ai ricavi domestici).
Sempre riguardo il settore dell’editoria, il margine operativo lordo (ebitda), mediamente pari al 9,3% dei ricavi durante il periodo 2014-2018, raggiunge il 12,4% nel 2018, mentre il margine operativo netto (ebit), con un valore medio di periodo del 2,4%, nel 2018 si attesta al 7,2% (in crescita di 3,8 punti percentuali rispetto al 2017). Dopo quattro esercizi chiusi sempre con valori negativi, il risultato d’esercizio consolidato nel 2018 è tornato in parità.
Per quanto riguarda i livelli occupazionali, sottolinea Agcom, gli effetti della crisi dell’editoria cartacea sono stati considerevoli. Tra il 2014 ed il 2018 le imprese considerate, anche a seguito delle operazioni di consolidamento che hanno caratterizzato il mercato, hanno ridotto gli organici del 7,8%, pari a circa 1.100 unità (il numero di addetti nel 2018 risulta essere pari a 12.700 unità rispetto alle 13.800 circa del 2014). Su base annua la flessione nel 2018 è stata del 2,3%, con una perdita di circa 300 addetti. Migliora nel periodo osservato la struttura patrimoniale del settore, con il rapporto tra patrimonio netto e passività complessive che sale nel periodo di 3,4 punti percentuali, arrivando nel 2018 al 37,2%.