Pronti i nuovi canoni di unbundling. Oggi il Consiglio Agcom, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ha approvato uno schema di provvedimento relativo all’approvazione dell’offerta per il 2013 dei servizi di unbundling sulla rete in rame di Telecom Italia. Nello schema, che sarà sottoposto a una consultazione pubblici, rivestono particolare importanza le condizioni di offerta che si riferiscono al canone mensile di noleggio che gli operatori alternativi versano a Telecom Italia per l’utilizzo rispettivamente dell’ultimo miglio in rame, che si estende dalla centrale locale a casa del cliente (cosiddetto local loop) e della sezione terminale della rete di accesso in rame (circa 300 metri) che va dall’armadio di strada (cosiddetto cabinet) a casa del cliente.
Nel dettaglio l’Autorità ha definito, per tali canoni, un intervallo di valori che varia, rispettivamente, tra 8,62 e 9,25 euro mese e tra 5,75 e 6,17 euro mese. Il valore finale all’interno di tali intervalli sarà stabilito alla luce dei risultati della consultazione pubblica. “La proposta di un intervallo, anziché di un singolo valore – spiega una nota Agcom – è finalizzata alla necessità di acquisire, nel corso della consultazione che avrà durata di 45 giorni, maggiori elementi di dettaglio relativi ai costi di rete, di manutenzione e di commercializzazione dei servizi all’ingrosso, ossia ai tre elementi di costo che compongono il prezzo del canone di unbundling”.
Nella proposta dell’Autorità vengono inoltre affrontati due altri temi di particolare importanza: i costi di affitto dei locali nelle centrali di Telecom Italia, servizio necessario per istallare gli apparati degli operatori concorrenti; i costi di condizionamento e di alimentazione, prestazioni indispensabili per il funzionamento degli stessi apparati. In relazione a quest’ultimo Telecom Italia ha proposto, rispetto al 2012, un aumento di circa il 13%, in parte dovuto ad un rilevante aumento del prezzo dell’energia elettrica. Agcom ha tuttavia contenuto tale incremento a circa il 7%, riducendo i costi degli impianti grazie ad un miglioramento dell’efficienza ottenibile nel loro utilizzo.
Una specifica sezione dello schema di provvedimento è dedicata infine alla definizione, grazie alle osservazioni che giungeranno dal mercato, delle condizioni di accesso al sub-loop, servizio indispensabile agli operatori che intenderanno concorrere con Telecom Italia nella realizzazione di proprie reti Fiber to the Cabinet (Fttc).