LA CONVOCAZIONE

Agcom, incontro con i vertici Tim su piano industriale e coinvestimento

L’audizione determinante per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete. Il 16 marzo attesa la decisione sui prezzi wholesale per la rete in rame. Il ministro Urso sulle offerte Kkr e Cdp: “Tocca all’azienda decidere, governo ha indicato la via”

Pubblicato il 10 Mar 2023

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Un incontro con i vertici di Tim per fare il punto sull’offerta di coinvestimento per la realizzazione delle reti in fibra e sulla realizzazione del piano industriale. Il Consiglio di Agcom ha dato mandato all’unanimità al presidente Giacomo Lasorella, di concordare con i vertici di Tim un’audizione. Audizione, puntualizza l’Autorità in una nota – “che ha rilevanza per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete”.

È attesa, inoltre, per il 16 marzo la decisione dell’autorità sui prezzi di accesso alla rete in rame, che dovrebbero subire un forte rialzo. Misura che farebbe aumentare, e non poco, il valore dell’asset di rete Tim e che potrebbe influire notevolmente sui piani di investimento per la fibra provocando un inevitabile rincaro delle tariffe all’utente finale.

Via alla valutazione dell’offerta Cdp-Macquarie

Si riunisce oggi il comitato parte correlate di Tim per valutare l’offerta non vincolante di Cdp e Macquaire la cui deadline è fissata al 31 marzo. Il comitato è chiamato ad avviare le dovute procedure – Cdp è azionista di Tim con una quota alla soglia del 10% nonché di Open Fiber al 60%. Sarà poi il Cda convocato per il 15 marzo (che era già in programma) a esaminare l’offerta, a meno che non venga fissata una nuova data. Sul piatto resta ancora l’offerta non vincolante di Kkr la cui deadline è il 24 marzo.

Il nodo Vivendi

Il dossier rete però si complica. Il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine non considera sufficienti le proposte di Kkr da un lato e di Cdp-Macquarie dall’altro, molto vicine da un punto di vista della valorizzazione degli asset considerato che ammontano rispettivamente a 20 e 18 miliardi.

Le offerte fatte finora sono molto inferiori al reale valore di questa bella azienda che è Telecom Italia”, ha dichiarato il ceo del principale azionista di Tim.

Urso: su offerte Kkr e Cdp spetta a Tim decidere

“Il governo ha già indicato qual è la sua postura, ma tocca a Tim. Siamo in attesa delle decisioni di azienda e azionisti”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a commento delle offerte di Kkr e Cdp-Macquarie sul tavolo della telco. “Non è il momento per entrare in questa partita”.

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