Numerose associazioni di utenti, consumatori e cittadini – aderenti, tra l’altro, alla "Open Media Coalition", impegnata da settimane in attività volte a garantire trasparenza nelle nomine dei membri dell’AgCom, del Garante per la Protezione dei dati personali e del Cda della Rai – hanno formalizzato, ai sensi della legge 241 del 7 Agosto 1990 e per la prima volta in Italia, richiesta di accesso agli atti in merito al procedimento di nomina del Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Con l’istanza – indirizzata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dello Sviluppo Economico, quali titolari del potere di nomina, di proposta e di intesa – le associazioni chiedono di intervenire nella fase istruttoria e di conoscere i curricula delle personalità di alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore, candidati a ricoprire la carica di Presidente dell’ Autorità delle Comunicazioni. Hanno aderito all’iniziativa: Open Media Coalition, Cittadini Europei, Agorà Digitale, Altroconsumo, Femi, Anso, Move On Italia, Valigia Blu, Istituto Politiche per l’Innovazione, Società Pannunzio per la libertà di informazione, DataGov e Federazione Italiana della Stampa. Lo si legge in una nota Open Media Coalition.
Intanto continuano a circolare i nomi dei papabili alla presidenza di Agcom così come quelli dei commissari. In questi giorni dalla gara si è sfilato Fabio Colasanti, ex direttore generale per le comunicazioni della Commissione europea. Un super-tecnico che piaceva al governo Monti ma che per ragioni personali ha chiesto di non essere preso in considerazione.
Per raccogliere il testimone da Corrado Calabrò si fanno i nomi di Roberto Viola, segretario generale di Agcom, e di Enzo Pontarollo, docente di Economia alla Cattolica di Milano.
Per i nuovi commissari si parla invece di Maurizio Dècina, ordinario del Politecnico di Milano in Reti e Comunicazioni e fra i maggiori esperti di tlc in italia Antonio Sassano, ordinario di ricerca operativa all’Università Sapienza di Roma, “padre” del piano frequenze 2010 e a lungo consulente di Agcom e del ministero delle Comunicazioni e a suo tempo direttore generale della Fub, Rodolfo De Laurentiis, ex deputato Udc e dal 2009 consigliere di amministrazione Rai e Deborah Bergamini, deputato Pdl.