LA DECISIONE

Agcom stoppa Vivendi: un anno per scegliere Mediaset o Telecom

Il gruppo dovrà rimuovere la sua posizione dominante, effetto della partecipazione incrociata nelle due società. In caso non ottemperi, rischia una sanzione fino al 5% del fatturato. Ma la media company francese non ci sta: “Pronti a ricorrere a Tar e Commissione europea”. Soddisfazione da parte di Mediaset

Pubblicato il 19 Apr 2017

vivendi-141009130517

Vivendi ha a disposizione un anno di tempo per rimuovere la posizione vietata in Mediaset o in Telecom Italia. Lo ha deciso l’Agcom accertando l’influenza dominante di Vivendi in Telecom (dove ha il 23,9%) con i francesi che nel Biscione hanno il 29,9% dei diritti di voto contro il 39,7% finora di Fininvest. È la prima decisione dell’Agcom su questa parte della “legge Gasparri”, in particolare sui tetti di controllo nel settore media e telecomunicazioni.

“L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, alla luce degli elementi acquisiti nel corso dell’istruttoria, ha accertato che la posizione della società Vivendi non risulta conforme alle prescrizioni di cui al comma 11 dell’articolo 43 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in ragione delle partecipazioni azionarie dalla stessa detenute nelle società Telecom Italia e Mediaset. Pertanto – si legge in un comunicato dell’Agcom – l’Autorità ha ordinato alla società Vivendi di rimuovere la posizione vietata nel termine di 12 mesi a far data dalla notifica del provvedimento adottato oggi e già notificato. Allo scopo di consentire all’Autorità di svolgere un’adeguata attività di monitoraggio, Vivendi è tenuta a presentare entro 60 giorni uno specifico piano d’azione che la società intende adottare per ottemperare all’ordine”.

L’Authority ricorda quindi che in caso “di inottemperanza all’ordine è applicabile la sanzione amministrativa” prevista dalla legge 249 del 1997: Vivendi rischia una sanzione del valore tra il 2% e il 5% del suo fatturato.

Il provvedimento dell’Agcom si basa sul Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar) che stabilisce un divieto al superamento dei tetti di controllo: in particolare le imprese di comunicazioni che detengono nel mercato italiano una quota superiore al 40% non possono acquisire ricavi superiori al 10% del cosiddetto Sistema integrato delle comunicazioni (Sic) di tv, radio ed editoria. Secondo gli ultimi dati, Mediaset avrebbe ricavi di circa il 13% del Sic.

L’Agcom è stata attivata da un esposto presentato da Mediaset nel dicembre del 2016 secondo la quale i divieti delle legge 177 del 2005 sui tetti sarebbero stati aggirati da parte di Vivendi. Il gruppo francese ha il 23,9% dei diritti di voto in Telecom (identica la quota del capitale), il 28,8% del capitale e il 29,9% dei diritti di voto in Mediaset, controllata da Fininvest con il 38,2% del capitale e il 39,7% dei diritti di voto, con l’holding dei Berlusconi che entro fine mese può salire di un altro 1,3%-1,4%.

Vivendi accoglie con sorpresa la decisione Agcom. “Il gruppo Vivendi ha sempre operato nei limiti imposti dalla legge italiana, e in particolare dalla legge Gasparri, anche per quel che riguarda la normativa vigente a tutela della concorrenza e del pluralismo nel settore dei media – spiega una nota della media company – In particolare, Vivendi ritiene indiscutibile che essa non controlli né eserciti un’influenza dominante su Mediaset, società controllata in maniera esclusiva da Fininvest con una quota vicina al 40%”. Vivendi non cambia la sua strategia e, come riferiscono fonti all’AdnKronos, “Mediaset non è la sola opzione strategica in Italia”.

Vivendi si riserva di adottare ogni opportuna iniziativa in tutte le sedi competenti contro la decisione presa dall’Agcom “per tutelare i propri interessi, inclusa la presentazione di un ricorso al Tar e di un esposto alla Commissione europea per segnalare la violazione di fondamentali principi del diritto Ue”.

Di tutt’altro tono il commento di Mediaset che esprime “la propria soddisfazione e attende ovviamente di leggere il dispositivo per stabilire le azioni future”. Oggi il consiglio di amministrazione di Mediaset approverà i conti 2016 della quotata. Secondo le stime del consensus raccolto da Bloomberg, il Biscione dovrebbe aver chiuso lo scorso esercizio con ricavi per oltre 3,7 miliardi, in aumento del 5% circa rispetto all’esercizio precedente.

“A tredici anni dalla sua applicazione, la legge Gasparri dimostra la sua modernità e validità – commenta il senatore di FI, Maurizio Gasparri – A essa, infatti, ha fatto ricorso l’Agcom per evitare il rischio di una pericolosa concentrazione tra televisioni e telecomunicazioni che si stava realizzando con la scalata Vivendi a Mediaset. La norma fu varata a suo tempo per impedire che, da un lato o dall’altro, si potessero realizzare concentrazioni non compatibili con una corretta dinamica di mercato. A quelli che criticarono a suo tempo la legge consiglio una profonda meditazione e una corretta lettura delle norme, varate proprio per garantire il pluralismo delle presenze e per evitare pericolose concentrazioni. Chi criticò chieda scusa per la sua superficialita’ e ignoranza. Da parte mia registro con grande soddisfazione la decisione dell’Agcom che conferma una volta di più la validità delle norme che portai all’approvazione nel 2004″.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati