IL PIANO

Agenda digitale europea: per centrare il target servono altri 170 miliardi

Il nodo risorse sul cammino del piano. Intanto si profila un’ambiziosa riforma del Connected Continent. Il sipario sulle prime proposte si solleverà nel 2016

Pubblicato il 09 Giu 2015

europa-unione-europea-121218162942

“Un’ambiziosa riforma delle regole europee in materia di Tlc”. La promessa brandita dall’allora candidato Jean-Claude Juncker sin dalle prime batture della campagna elettorale per le europee è stata mantenuta come comprova il rilievo accordatole nella Strategia per il Mercato unico digitale. Di cui costituisce uno dei pilastri. Beninteso: la mossa non ha certo sorpreso gli addetti ai lavori. Non fosse perché è lo stesso quadro vigente sulle Tlc a prevedere l’avvio di un processo di revisione nel 2016. Ma è la narrativa adottata dal presidente della Commissione, e cavalcata dai titolari del dossier Andrus Ansip e Günther Oettinger, a dare la misura di una precisa volontà di sparigliare. Ossia di sostenere un riordino legislativo in grande stile, che potrebbe arrivare a scuotere le fondamenta stesse dell’edificio regolamentare, sfidando i riflessi nazionalisti di diversi governi e authority. Nonché la zona di conforto in cui operano molte telco.

Sin qui le buone intenzioni. È infatti prematuro scommettere sulla efficacia, per non dire sulla riuscita dell’impresa. Il sipario sulle prime proposte legislative, nel migliore degli scenari, si solleverà tra non meno di un anno. Diversi analisti non nascondono il proprio scetticismo. E l’umiliazione subita dall’ultimo pacchetto Telecom (il famigerato “Connected Continent”) a firma Neelie Kroes, mutilato a ripetizione durante l’iter di discussione sino a lasciare sul tappeto un pugno di norme sulle quali Europarlamento e Consiglio non cessano di bisticciare, racchiude presagi funesti. E dire che gli indirizzi allineati nella Strategia indicano che la Commissione è pronta a riprendere il filo della sfortunata impresa sponsorizzata dall’ex commissario per l’Agenda digitale. Innanzitutto sul fronte delle frequenze, con la (ri)proposizione di “un coordinamento più efficace dello spettro radio” di fianco alla definizione “di criteri comuni a livello Ue per l’assegnazione delle licenze negli Stati”. Per Bruxelles le notorie discrepanze tra le politiche nazionali sulla materia “creano ostacoli all’ingresso, frenano la concorrenza e riducono le certezze degli investitori”.

Senza un quadro armonizzato, ha rimarcato Günther Oettinger, si penalizza la diffusione del 4G, su cui l’Europa ha accumulato già evidenti ritardi, per non parlare delle ambizioni del continente di prendere la leadership nello sviluppo del 5G. Ottimista il collega Ansip: “Sono sicuro che gli stati capiscono l’importanza”, ha risposto nella conferenza stampa di presentazione della Strategia ai giornalisti che lo incalzavano sulla nota diffidenza dei governi europei. Che sino ad oggi hanno ostruito o bloccato il cammino verso una maggiore integrazione sul terreno delle frequenze. Ed è dunque improbabile che in un futuro prossimo si mostrino più accomodanti, avvertono gli osservatori, nonostante le rassicurazioni fornite dalla Commissione (“i ricavi delle aste rimarranno nelle mani degli Stati”).

Stessa musica per l’obiettivo più generale di accelerare sulla realizzazione del mercato unico delle telecomunicazioni, “eliminando la frammentazione regolamentare” e gli steccati nazionali che attraversano il settore europeo. “Ansip dovrebbe essere lodato per la sua intraprendenza, visto che ha entrambi le mani legate dal Consiglio Ue”, lamenta caustico il capogruppo dei Liberali all’Europarlamento, Guy Verhofstadt. Traducendo, peraltro, un disappunto diffuso nell’emiciclo di Strasburgo, e riversatosi in particolare contro un’oggettiva avarizia di dettagli rimproverata alla Strategia. Kathleen Van Brempt, vice-capogruppo dei Socialisti, rinfaccia alla Commissione di aver prodotto un testo “carente sia in termini di visione, sia sotto il profilo dell’implementazione pratica”. C’è poi un altro nodo che minaccia di dividere: quello degli investimenti, specialmente in reti ultraveloci, che nonostante una recente schiarita restano ben lontani dai ritmi pre-crisi – secondo Etno, per centrare i target per il 2020 dell’Agenda Digitale occorrono almeno 170 miliardi di euro supplementari. Riconoscendo l’insufficienza di “concorrenza infrastrutturale”, tranne che per le aree ad alta densità abitativa, la Strategia promette di incentivare gli investimenti attraverso “una regolamentazione semplificata e più proporzionata”.

Che cosa questo significhi in termini concreti non è però esplicitato dal documento. Certamente, Oettinger e lo stesso Juncker appaiono inclini a favorire un allentamento degli obblighi (ad esempio, su prezzi e accesso) previsti dal quadro attuale. Gli operatori storici applaudono, e invitano la Commissione a bruciare i tempi, mentre gli Olo si preparano a opporre eventuali manovre in questa direzione. E anche in seno al collegio dei commissari si profilano scintille. Il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager ha fatto già sapere di essere contraria ad ogni ipotesi di deregulation.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati