Al via EllaLink, la prima connessione diretta in fibra tra Europa e America Latina. Géant e RedClara hanno annunciato a nome del consorzio Bella (Building the Europe Link to Latin America) la firma del contratto tra EllaLink and Alcatel Submarine Networks per la costruzione del sistema di cavi sottomarini EllaLink, che stabilirà una connessione diretta tra l’Europa e l’America Latina. Grazie a questo accordo, il programma Bella otterrà capacità di spettro sul nuovo cavo sottomarino, da dedicare alla connettività diretta per la ricerca e l’istruzione tra i due continenti, per tutto il ciclo di vita del cavo sottomarino.
La realizzazione della nuova infrastruttura in fibra ottica comincerà all’inizio del 2019 con uno studio del fondo oceanico che servirà a determinare il percorso del cavo e proseguirà con la sua costruzione fisica. Contemporaneamente verranno realizzate le landing station di Sines in Portogallo e Fortaleza in Brasile, in modo che siano pronte al completamento dell’installazione sottomarina. EllaLink sarà pronto per trasportare i primi pacchetti a fine 2020. La capacità iniziale che sarà dedicata alle reti della ricerca è pari a 100 Gbps destinati al traffico generale più altri 100 Gbps riservati alla trasmissioni dati del programma europeo per l’osservazione della terra, Copernicus – un’impresa da oltre 10 terabytes di dati al giorno su scala globale.
La rete della ricerca e dell’istruzione italiana Garr ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del progetto iniziale per questo nuovo link a bassa latenza (che coprirà una distanza in linea d’aria pari a circa 5.500 km di oceano) ed è in prima fila nella sua realizzazione come coordinatore dal lato europeo del consorzio Bella e del progetto Bella-T, co-finanziato dalla Commissione europea, che contribuisce alla costruzione del link. “Grazie all’azione di Garr, iniziata quasi dieci anni fa e mai interrotta, per la prima volta su questa scala il mondo delle reti accademiche si è fatto promotore di una cooperazione pubblico-privato per la creazione di una infrastruttura che unisce direttamente due continenti – spiega Fernando Liello, co-chair del consorzio Bella per l’Europa – Il progetto avrà un impatto enorme non soltanto sulla ricerca, ma anche sulle implicazioni commerciali e sociali delle relazioni tra due continenti con radici così vicine ed allo stesso tempo geograficamente remoti”.