Alcatel-Lucent ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta pari a 885 milioni di euro, in peggioramento rispetto al rosso di 254 milioni dell’analogo periodo dell’anno scorso. Sul risultato hanno pesato 552 milioni di euro di svalutazioni degli avviamenti legate alla riorganizzazione del business del wireless. In crescita dell’1,9% i ricavi che sono ammontati a 3,61 miliardi di euro grazie al fatturato registrato in Nord America e a quello della divisione Ip, cresciuto del 20,5% a 624 milioni.
In crescita anche i ricavi da reti fisse (+3,3%) a quota 468 milioni e la divisione Platforms (+23%) a 262 milioni. Il fatturato da servizi è aumentato 22,3% a 285 milioni di euro. In calo invece del 7% i ricavi della divisione ottica a 422 milioni di euro a causa della debole domanda di: nonostante la forte crescita in Wdm, ad impattare sul risultato è stata la debole domanda di prodotti preesistenti.
Intanto Alu battezza la partnership con Qualcomm per il co-sviluppo tecnologico nell’area delle small-cell, ovvero le piccole e piccolissime stazioni radiobase, che sono e saranno sempre più impiegate per permetteranno di rendere più capillare, facile, sostenibile la diffusione delle reti 3G, 4G e WiFi, migliorando anche la copertura negli spazi residenziali e aziendali. “Si tratta – spiega una nota – di un’evoluzione fondamentale, in previsione dell’enorme crescita del traffico dati wireless legato da una parte allo sviluppo delle nuove reti e dell’utenza di smartphone e tablet e dall’altra dalla crescita di contenuti video, multimediali, nonché servizi informatici orientati al modello del cloud computing”.
Secondo la Reuters, Qualcomm investirà circa 100 milioni di euro in cambio di una quota del 5% in Alcatel Lucent.
Per facilitare l’accelerazione nell’adozione di questa tecnologia, le due aziende investiranno congiuntamente in un programma comune di R&D per lo sviluppo di nuove generazioni di prodotti della famiglia “lightRadio” di Small Cell Alcatel-Lucent utilizzando i chipset dedicati di Qualcomm