Un collo di bottiglia che frena lo sviluppo delle soluzioni cloud. E’ questo secondo Alcatel-Lucent, il problema della architetture di rete che sostengono la virtualizzazione dei data center, e dunque l’erogazione efficiente di servizi nella nuvola in gradi infrastrutture. Per superarlo Nuage Networks, una start up nata internamente ad Alu e specializzata nello sviluppo di soluzioni di Software Defined Networking, lancia Virtualized Service Platform.
La Virtualized Services Platform (Vsp) permetterà ad aziende e organizzazioni di ogni tipo, dalla sanità alle banche, alle public utilities e altri settori ancora, nonché a grandi fornitori di servizi basati sul web e operatori di telecomunicazioni di accompagnare la crescita dei loro servizi cloud e di fornire una connettività sicura, veloce e istantanea ad un ampio numero di clienti.
Già nel corso del mese di aprile in Europa e in Nord America partiranno test in campo della Vsp di Nuage Networks che interesseranno, in Gran Bretagna, il fornitore di servizi cloud Exponential-e, il fornitore francese di servizi di comunicazione Sfr, l’operatore di telecomunicazioni canadese Telus e il gruppo ospedaliero statunitense Upmc – University of Pittsburgh Medical Center. La disponibilità commerciale su scala internazionale è prevista per la metà dell’anno.
“E’ un’esperienza eccitante iniziare il mio primo giorno da Ceo di Alcatel-Lucent con un annuncio che espande i confini del nostro mercato di riferimento – commenta il ceo di Alu, Michel Combes – La strategia Sdn di Alcatel-Lucent e la gamma di soluzioni a marchio Nuage Networks rappresentano un ulteriore sviluppo del concetto di cloud orchestration che già forniamo con il nostro CloudBand Management System. Siamo posizionati in modo eccellente per sostenere sia gli operatori di telecomunicazioni sia i fornitori di servizi cloud nella realizzazione delle infrastrutture cloud su larga scala e dei relativi servizi, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita per i nostri clienti e per Alcatel-Lucent”.
Gli utenti consumer e aziendali stanno accrescendo la richiesta di servizi di elaborazione e storage sul cloud. Gli attuali data center sono adeguatamente dotati dal punto di vista delle risorse informatiche e gli amministratori dei sistemi possono cambiare l’allocazione di server e storage virtuali quasi istantaneamente per rispondere alle nuove esigenze dei loro clienti. Al contrario, le risorse di networking non riescono a mantenere questo stesso passo. La capacità delle reti è elevata, ma non vi è la flessibilità necessaria per poterla effettivamente sfruttare. Il provisioning delle risorse di rete richiede un’accurata azione preparatoria con un’attenta pianificazione tecnica, una configurazione manuale e sistemi e procedure complesse per connettere gli utenti alle risorse di elaborazione e di archiviazione. L’approccio Sdn concorre a risolvere questo problema e Idc prevede che il mercato Sdn crescerà dai 360 milioni di dollari del 2013 ai 3,7 miliardi del 2016
Fra i primi a testare l’efficienza della Virtualized Service Platform ci saranno (alcune implementazioni partono proprio in questi giorni, altre a maggio) alcuni grandi operatori telco e cloud service provider americani ed europei, fra i quali Alcatel-Lucent ha svelato i nomi di Sfr, il secondo carrier di telecomunicazioni francese, del fornitore britannico di servizi di nuvola Exponential-e, del carrier canadese Telus e del gruppo ospedaliero University of Pittsburgh Medical Center.