Alcatel-Lucent ha presentato novità tecnologiche che permetteranno agli operatori di far fronte alla domanda – attuale e futura – di servizi di accesso a banda ultra larga su fibra e su rame, ai livelli di prestazione e capacità necessari a realizzare le promesse del 5G. Lo annuncia l’azienda tecnologica spiegando che “In tutto il mondo ci sono operatori alla ricerca di tecnologie flessibili per far fronte alle diverse richieste, poste alle reti dai servizi e dalle applicazioni di oggi e di domani”.
Il fenomeno dei ‘Gigabit service’, con velocità di accesso di 1 gigabit al secondo e oltre, “è in espansione dall’ambito enterprise a quello consumer. Per la fine del 2015, più di 40 milioni di TV 4K1 saranno nelle nostre case e nel 2020 i device connessi saranno tra il 50 e i 100 miliardi” aggiunge Alcatel-Lucent.
Per far fronte anche a questi fenomeni, Alcatel-Lucent annuncia il lancio in questi giorni di un nuovo micronodo multi-porta G.fast e tecnologie avanzate vectoring 2.0, che consentono agli operatori “di far leva sul G.fast – spiega l’azienda – per accelerare il percorso verso Ftth, cioè la fibra fino a casa dell’utente, e portare velocità di gigabit a diverse abitazioni sfruttando l’infrastruttura in rame esistente, evitando le costose operazioni di cablaggio nelle abitazioni”.
La compagnia globale con sede a Parigi in Francia che produce hardware e software per le telecomunicazioni, annuncia inoltre la “disponibilità commerciale dei primi prodotti Vplus di Alcatel-Lucent, a metà tra VDSL2 e G.fast, efficace mezzo, semplice, veloce ed efficiente – evidenzia la società – per portare banda ultralarga a velocità superiori e distanze maggiori, ad ancora più clienti”. Decisa da Alcatel-Lucent anche “l’espansione del portafoglio Time and Wavelength Division Multiplexed Passive Optical Networks (Twdm-Pon) che include un nuova unità di rete ottica per le realizzazioni home e miglioramenti alla piattaforma Ftth che aggiunge capacità di switching e uplink, critiche per le realizzazioni su larga scala e multi-gigabit”.
Alcatel-Lucent sottolinea inoltre di aver “introdotto nuove feature al sistema di gestione della rete per semplificare la gestione e il provisioning delle tecnologie Gpon e Twdm sulla stessa rete in fibra”. Si è conclusa, infine, “con successo la sperimentazione in campo della tecnologia G.fast con nbn™ (national broadband network), la società attraverso la quale lo Stato australiano mira portare banda larga sul territorio nazionale con il giusto mix tecnologico che tenga conto delle specificità geografiche, urbanistiche e demografiche”.
Il trial, durato un mese, riferisce Alcatel-Lucent, “ha permesso di valutare l’efficacia del G.fast e l’opportunità di inserire questa tecnologia nel mix a disposizione di nbn”. In precedenza Alcatel-Lucent aveva annunciato importanti risultati in questo ambito, dalla prima rete commerciale Twdm-Pon al mondo con Epb in Chattanooga, Tennessee, la prima rete al mondo G.fast con Chunghwa Telecom a Taiwan, l’introduzione delle technologie Vplus con A1 in Austria e la più grande sperimentazione della tecnologia G.fast con Bt nel Regno Unito.