Alcatel-Lucent taglierà 5.000 posti di lavoro e uscirà dalle attività poco redditizie con l’obiettivo di risparmiare ulteriori 750 milioni di euro entro la fine del 2013. La società, che aveva lanciato la scorsa settimana un profit warning, ha comunicato inoltre di aver chiuso il secondo trimestre in rosso di 254 milioni, pari a 0,11 cent per azione. Il risultato operativo adjusted si è attestato a -31 milioni. I ricavi sono calati del 7,1% a 3,5 miliardi.
La ristrutturazione non porterà a una riduzione del portfolio prodotti e prevede una più aggressiva commercializzazione dei brevetti, tramite alla creazione di un centro di gestione ad hoc.
“Non siamo soddisfatti delle performance del primo semestre – ha ammesso il ceo Ben Verwaayen – Le condizioni di mercato sono piuttosto difficili e non pensiamo che miglioreranno nel breve periodo”.
Riferendosi al difficile periodo che attraversa il settore delle Tlc, il numero uno di Alcatel-Lucent ha detto che ” in tale contesto la fermezza è obbligatoria, ma siccome stiamo parlando di posti di lavoro e dell’uscita da alcuni contratti non redditizi, useremo il Performance Program (questo il nome del piano di ristrutturazione ndr) per attuare queste azioni in maniera misurata”,
Verwaayen ha assicurato che “l’obiettivo oggi non è la vendita di asset quanto la ricerca di una maggiore efficacia a livello di gruppo, di un miglioramento della flessibilità del mercato preservando la capacità di innovare”.