Alcatel-Lucent ha chiuso il terzo trimestre con perdite per 146 milioni di euro, a fronte dell’utile netto di 194 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato è al di sotto delle stime degli analisti, che avevano previsto perdite per 108 milioni. A pesare sui risultati gli oneri eccezionali di 34 milioni per l’adeguamento fiscale relativo all’acquisizione di Lucent da parte di Alcatel nel novembre 2006. In calo anche il fatturato, diminuito del 2,8% a 3,59 miliardi. A Parigi le azioni del gruppo hanno ceduto oltre il 7%.
Sul calo dei ricavi pesa la flessione del 15% delle vendite in Europa e la contrazione delle commesse in Nord America nell’area Asia Pacifico. Relativamente all’outlook, il gruppo si aspetta risultati migliori per la seconda metà dell’anno. L’amministratore delegato Ben Verwaayen ha detto che sono al vaglio diverse opzioni per migliorare la posizione finanziaria del gruppo. Secondo quanto riportato dalla Reuters, che cita tre fonti vicine al dossier, Alcatel-Lucent sta valutando la cessione del business dei cavi ottici sottomarini e di una divisione che si occupa di vendita di sistemi telefonici.
Il gruppo franco-americano deve ancora reclutare le banche che si occuperanno della vendita, ma la decisione, annunciata a metà settembre, di porre i due business direttamente sotto la responsabilità del direttore finanziario, Paul Tufano, è un segno che ci sono compratori all’orizzonte, sottolineano le fonti.
Gli analisti di Goldman Sachs stimano che dalla vendita dei cavi sottomarini e della divisione di tlc Alcatel-Lucent potrebbe incassare fino a 400 milioni di euro. Una delle fonti ritiene che la valutazione degli asset sarebbe “molto più alta”, senza fornire ulteriori dettagli. Secondo le fonti francesi, la pattuglia dei potenziali compratori del business dei cavi ottici sottomarini (che impiega 700-800 persone in Francia) comprende la francese Nexans e l’italiana Prysmian. Una fonte italiana, però, esclude che Prysmian, ancora in ballo con l’integrazione diell’olandese Draka, possa essere in corsa. Per quanto riguarda il business dei servizi di telefonia, le fonti francesi indicano come potenziali compratori la canadese Mitel e Siemens Enterprise Communications.
Alcatel-Lucent intende tagliare 5.490 posti di lavoro a livello globale, nel quadro di un piano di ristrutturazione annunciato a luglio per ridurre i costi di 750 milioni di euro all’anno da implementare entro il 2013. Il piano, secondo fonti sindacali francesi, riguarda 3.300 posti in Europa, di cui 1.430 in Francia.