LA VERTENZA

Almaviva Contact, trasferimenti più vicini. Exprivia detta le condizioni per Palermo

Fumata nera all’incontro al Mise sui circa 400 addetti che dovranno passare alla sede di Rende, in Calabria. La società pugliese che subentra nella commessa Enel si è detta disponibile ad inglobare solo una quota dei lavoratori. No dei sindacati: “Rispettare la clausola sociale”

Pubblicato il 19 Ott 2016

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Si scalda la partita palermitana di Almaviva Contact. Ieri l’incontro al Mise sui trasferimenti a Rende si è concluso con un nulla di fatto. Exprivia che sostituirà Almaviva Contact nella gestione della commessa Enel, si è detta disponibile ad inglobare solo una quota di lavoratori, tutti a quattro ore, e non tutte le persone ad oggi operative sulla commessa in gestione in Almaviva poiché il bacino risulta “gonfiato” con l’applicazione, dal 2013, dei contratti di solidarietà.

“Exprivia li prenderebbe al terzo livello, abbassandoli di uno – puntualizza il segretario della Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso – E a 4 ore, la maggioranza sono a 6 ore. Azzera gli scatti di anzianità”.

“Non è questo il risultato delle battaglie straordinarie che il sindacato ha fatto per le clausole sociali, elemento di civiltà e di garanzia occupazionale”, scrivono in una nota congiunta le sigle sindacali Fistel Cisl, Uilcom Uil e Slc Cgil, che dall’incontro sono usciti parecchio delusi e contrariati. Incontro che è iniziato in notevole ritardo rispetto all’orario previsto, le 16, perché il viceministro Teresa Bellanova ha inizialmente incontrato tutte le parti separatamente. Poi, dopo un ultimo confronto comune, ha aggiornato il tavolo tecnico a giovedì 20 ottobre. Una corsa contro il tempo visto che i trasferimenti dei primi 154 operatori da Palermo a Rende dovrebbero partire dal 24 ottobre.

Almaviva, intanto, non sospende i trasferimenti. la società Almaviva, d’altronde, è ancora in attesa di una risposta concreta, e non solo intenzionale, da parte del Governo sugli interventi esecutivi e legislativi richiesti in merito al fenomeno delle delocalizzazioni e delle gare al massimo ribasso. Inoltre, l’incontro di ieri è stato più che altro interlocutorio e nessuna richiesta formale in tal senso è stata esposta agli amministratori di Almaviva Contact che sono stati congedati ore prima della fine dell’incontro.

“La delegazione sindacale siciliana – concludono i sindacati nella nota – ritiene irricevibili le condizioni sintetizzate dal committente e da Exprivia. Tutto ciò produce ulteriore incertezza sulla pelle dei lavoratori ricattati da Almaviva, rimasta sorda alle richieste del sindacato e delle istituzioni di sospendere formalmente i trasferimenti”. In segno di protesta, le organizzazioni sindacali hanno indetto due giorni di sciopero nelle due sedi palermitane del call center, via Cordova e via Marcellini, per tutte le giornate del 19 e del 20 ottobre. In via Marcellini, i lavoratori hanno anche occupato i locali

Intanto i lavoratori hanno occupato la sede palermitana. A questo proposito Almaviva Contact “giudica inammissibili forme di protesta che si collocano fuori dalla legalità, come quelle in corso a Palermo – si legge in un comunicato della società – Oltretutto, nelle stesse ore nelle quali le problematiche sollevate sono all’attenzione delle Istituzioni competenti. La Società assumerà ogni opportuna iniziativa a tutela della legalità, della continuità delle attività e della sicurezza delle persone che vi lavorano”.

Le notizie che giungono dalla sede Almaviva di Palermo “confermano come la situazione complessiva in Almaviva sia ben oltre il livello di guardia”, sottolinea in una nota Riccardo Saccone della Slc Cgil nazionale.

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