ANTITRUST

Almunia, ultimatum a Google: “O soluzioni per concorrenza o multa”

Il motore rischia di essere condannato per abuso di posizione dominante. Il commissario Ue: “Qualche settimana per correggere il tiro”. Intanto l’Antitrust cinese dà l’ok all’acquisizione di Motorola Mobility, ma ad una condizione: Android dovrà restare “open” per i prossimi cinque anni

Pubblicato il 21 Mag 2012

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Entro “qualche settimana” Google dovrà presentare alla Commissione Ue “proposte vincolanti” per correggere le violazioni della concorrenza di cui si è resa responsabile, altrimenti sarà Bruxelles a procedere: questo l’ultimatum lanciato oggi dal Commissario Ue per la concorrenza Joaquin Almunia. L’Antitrust Ue ha inviato una lettera a Google in cui esprime le sue preoccupazioni sul possibile abuso di posizione dominante da parte del motore di ricerca americano. Come ha spiegato il vicepresidente Joaquin Almunia, “diamo a Google la possibilità di presentare, nelle prossime settimane, proposte di soluzioni per evitare le nostre preoccupazioni”. Si tratta di affrontare quattro punti, che tengono conto delle denunce ricevute da Bruxelles, ha detto Almunia: i link verso propri servizi dal motore di ricerca, il modo in cui si copiano i contenuti di altri motori senza autorizzazione, la pubblicità e la portabilità della ricerca.

La Commissione europea, come ha spiegato Almunia in una conferenza stampa, potrebbe chiudere l’indagine che ha aperto contro Google nel novembre 2010 in seguito a molti reclami se il gruppo Usa si allinea alle sue richieste. In caso contrario, ha aggiunto, l’indagine sarà approfondita.

“In questo caso, Google ha espresso più volte la volontà di discutere tutte le preoccupazioni della Commissione senza doversi impegnare in procedimenti legali. Per questo oggi sto offrendo a Google la possibilità di rispondere con azioni concrete alle preoccupazioni che abbiamo identificato – dice Almunia – Spero che Google colga l’occasione per risolvere rapidamente le nostre preoccupazioni, a vantaggio della concorrenza e dell’innovazione nel settore. Sono convinto che questi mercati in rapida evoluzione trarranno beneficio da una rapida soluzione delle questioni da noi identificate in tema di concorrenza. Ripristinare in modo rapido la concorrenza a benficio degli utenti in uno stadio iniziale è sempre meglio che imbarcarsi in lunghi procedimenti, anche se a volte sono indispensabili strumenti per imporre la concorrenza”.

Google non condivide la posizione assunta dalla Commissione antitrust europea nella controversia sulla libera concorrenza nel suo motore di ricerca che la vede opposta ad una dozzina di società tra cui Microsoft e Expedia. 

Dopo che la Commissione europea ha annunciato di voler offrire al gigante di Mountain View la possibilità di introdurre degli accorgimenti per risolvere le questioni poste dal drappello di aziende, il portavoce di Big G Al Verney ha dichiarato che “pur avendo studiato rapidamente le conclusioni della Commissione, possiamo affermare di non trovarci d’accordo, ma saremo comunque felici di affrontare ogni eventuale problema con loro”.

Al Verney ha inoltre aggiunto che “la concorrenza sul web è aumentata enormemente negli ultimi due anni da quando la commissione ha avviato l’indagine e la concorrenza cui Google deve far fronte è enorme”. “L’innovazione online non è mai stata così elevata”, ha concluso il portavoce respingendo le accuse secondo cui Google starebbe distorcendo il mercato e oscurando alcuni concorrenti.

Google-Motorola Mobility, via libera dell’antitrust in Cina

Via libera delle autorità antitrust cinesi all’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, che incassa così il disco verde di Pechino dopo quello di Ue e Usa. L’unica condizione posta da Pechino all’operazione è il mantenimento della disponibilità open di Android sul mercato per i prossimi 5 anni. Lo scrive il Wall Street Journal, precisando che l’acquisizione da 12,5 miliardi di dollari annunciata lo scorso mese di agosto da Google ora ha superato tutti gli ostacoli di carattere regolamentare.

Le autorità cinesi hanno posto la clausola di apertura di Android al mercato per garantire il business di campioni nazionali come Zte e Huawei, che producono smartphone basati su Android e competono con altri big del settore come Samsung e Htc.

L’acquisizione della società Usa produttrice di cellulari è la mossa più audace da quando Larry Page ha assunto la carica di ceo. Di fatto con questa acquisizione Google dichiara guerra ad Apple per il mercato dei tablet e degli smartphone. Questa mossa consentirà al colosso di Mountain View di aver un forte portafoglio per difendere Android contro le azioni legali da parte di Apple iPad e iPhone.

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