LA FUSIONE

Altice incalza Sfr: “Il nostro progetto è l’unico credibile”

La holding del miliardario Drahi conferma la propria proposta da 10,9 miliardi e rilancia: “Fusione Sfr-Numericable permetterà di estendere a tutto il paese la rete in fibra ottica e di garantire dipendenti e consumatori”

Pubblicato il 11 Mar 2014

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Altice, la holding dell’imprenditore francese Patrick Drahi proprietaria dell’azienda del cavo Numericable, ha confermato l’offerta presentata a Vivendi per acquisire una partecipazione di maggioranza nel capitale dell’operatore di telefonia mobile Sfr.

Altice ha offerto 10,9 miliardi di euro in contanti e garantito a Vivendi il 32% del nuovo gruppo frutto della fusione tra Sfr e la sua controllata. La proposta, ha indicato la holding di Drahi, è valida fino a venerdì prossimo.

“Crediamo che la nostra offerta sia la più convincente per Vivendi e il mercato delle telecomunicazioni francese”, ha dichiarato Altice, sottolineando come la fusione tra Sfr e Numericable sia “il solo progetto credibile per estendere a tutto il paese la rete in fibra ottica e la banda larga ultra-veloce, che offre vantaggi concreti e realizzabili a dipendenti, consumatori e fornitori in Francia”.

Altice non ha apportato variazioni alla sua offerta per Sfr nonostante il recente rilancio della concorrente Bouygues Telecom che ha messo sul piatto la scorsa settimana 10,5 miliardi di euro. Come riportato ieri, per superare i possibili ostacoli antitrust, Bouygues ha anche raggiunto un accordo con Iliad, ultimo entrante sul mercato telecom francese e agguerrito operatore con tariffe low-cost: Bouygues cederà all’operatore Free Mobile di Iliad alcune frequenze e torri di trasmissione per un valore di 1,8 miliardi di euro nel caso Vivendi scegliesse Bouygues come compratore per Sfr.

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