7,7 miliardi di dollari per rilevare l’operatore via cavo statunitense Cablevision. E’ il contenuto dell’accordo definitivo siglato da Altice per ufficializzare il takeover sul gruppo che conta 3,1 milioni di abbonati a servizi televisivi, di telefonia fissa e di banda larga erogati in tutta l’area metropolitana di New York.
L’operazione porterà alla creazione del quarto operatore sul mercato delle telecomunicazioni via cavo negli Usa, e prevede che la holding lussemburghese del magnate franco-israeliano Patrick Drahi paghi 34,9 dollari per ogni azione Cablevision.
L’accordo, raggiunto sulla base di un enterprise value di Cablevision di 17,7 miliardi di dollari, è solo l’ultimo di una lunga serie di transazione che hanno portato Altice ad assumere un ruolo da protagonista nel consolidamento del mercato delle telecomunicazioni sia in Usa che in Europa.
Dopo una campagna di espansione nel Vecchio Continente culminata con la fusione in Francia tra Numericable e Sfr, Altice ha aperto un nuovo fronte della sua offensiva negli Usa siglando a maggio un’intesa da 9 miliardi di dollari per rilevare Suddenlink Communications, un altro operatore via cavo statunitense di piccole dimensioni.
Cablevision, quinta realtà del settore statunitense dei servizi via cavo e ottava nel campo della pay-tv, è stata sempre vista come possibile preda nel quadro del rapido consolidamento del settore che ha portato AT&T a rilevare a luglio DirecTV. Drahi ha peraltro tentato il colpo grosso negli Usa puntando le sue attenzioni su Time Warner Cable ma in questo caso la battaglia è stata vinta da Charter Communications con un’intesa da 55 miliardi di dollari che deve ancora ottenere il via libera delle autorità competenti.