Altice è diventato il maggior azionista della telco britannica BT: la società di investimento del settore Tlc, controllata da Patrick Drahi, ha acquisito una quota del 12,1% dell’azienda delle telecomunicazioni per un valore di 2 miliardi di sterline. L’obiettivo, si legge in una nota, è sostenere gli investimenti di BT nella rete nazionale in fibra ottica.
Altice ha costituito in Regno Unito una società separata dal gruppo principale per effettuare l’investimento in BT.
Nessun takeover in vista. Per ora
Altice, che ha già effettuato acquisizioni in reti telecom di Francia, Portogallo, Israele e Stati Uniti, ha affermato di non avere intenzione di avanzare un’offerta di acquisizione per BT. In base alla legge britannica sulle acquisizioni non può fare un’offerta non sollecitata per i prossimi sei mesi senza l’approvazione del management della telco.
Altice ha comprato la quota azionaria durante questa settimana tramite le banche ma ha informato solo ora i top executive di BT di essere diventato il principale azionista. Al 12,1%, infatti, Altice supera la quota detenuta da Deutsche Telekom, pari al 12%.
Sostegno al piano nazionale per la fibra ottica
Drahi ha affermato che BT può trarre un forte vantaggio da questo investimento perché puntella il suo programma di aggiornamento della rete in banda larga britannica verso reti full-fiber.
“BT ha una grande opportunità di aggiornare e ampliare la sua rete in fibra per portare veri benefici a milioni di abitazioni in Uk. Diamo pieno sostegno alla strategia aziendale”, ha dichiarato Drahi.
Il ceo di BT, Philip Jansen, ha in precedenza affermato che la telco ha bisogno di investitori di lungo periodo per il vasto progetto di ammodernamento della rete che richiede forti spese di capitale.
“Siamo felici di accogliere qualunque investitore riconosca il valore di lungo periodo della nostra attività e il ruolo che BT svolge in Uk”, si legge in una nota ufficiale della telco. Che assicura: “Continuiamo a progredire nell’esecuzione del nostro piano strategico”.
BT a caccia di un successore per Du Plessis
BT è al momento alla ricerca di un nuovo presidente dopo l’uscita di Jan Du Plessis. L’executive ha annunciato al consiglio d’amministrazione la propria volontà di dimettersi dalla carica per dedicarsi ad altri interessi; il passo indietro avverrà nell’arco del 2021, una volta che il suo successore sarà stato individuato.
“Negli ultimi anni BT ha fatto dei progressi significativi – ha affermato Du Plessis – abbiamo rinnovato il board e rafforzato il team del senior management, proseguendo nella nostra strategia di trasformazione. Abbiamo compiuto passi importanti nel miglioramento del servizio ai clienti e abbiamo contribuito a sostenere il Paese durante l’emergenza causata dalla pandemia. I rapporti con Ofcom sono migliorati significativamente negli ultimi tre anni e credo fermamente che l’intenzione del board di investire in una rete in fibra sia nell’interesse di lungo termine di tutti gli investitori di BT”.