Le compagnie telefoniche con il miglior punteggio sulla copertura e velocità della rete hanno i comportamenti più scorretti negli store ufficiali e presso i rivenditori. Al contrario le compagnie con il punteggio più alto nei comportamenti in negozio sono tra le ultime per quanto riguarda la copertura. Rendendo in questo modo difficile la scelta per il consumatore che si vede obbligato a decidere tra buona copertura e comportamenti corretti.
Emerge da un’anteprima dell’indagine di Altroconsumo – verrà pubblicata in aprile – secondo cui velocità di rete e comunicazione offerta nelle reti di vendita costituiscono un binomio non facile per le Tlc italiane.
Grazie alla app di Altroconsumo CheBanda è stata valutata la copertura a livello nazionale, considerando le tecnologie 3G, 4G e 5G per i provider proprietari di rete. I parametri che Altroconsumo ha stimato sono la velocità di download e upload, la qualità della navigazione online e quella di visione di filmati in streaming.
Rispetto lo scorso anno tutte le compagnie hanno migliorato le prestazioni in particolare Iliad e Wind-Tre (+70%). Al primo posto si piazza Vodafone, seguita da Tim, Wind-Tre e Iliad.
È stata poi effettuata un’indagine a campione in sei città italiane (in totale 7.440 prove) per analizzare la performance di rete anche per gli operatori virtuali, cioè quelli che si appoggiano alla rete di un altro provider per l’erogazione del servizio. La rilevazione ad hoc, mostra come le compagnie proprietarie di rete ottengano risultati migliori in città rispetto alle province, dal momento che gli operatori preferiscono investire in grandi città con un grande bacino di utenza rispetto a zone meno popolose.
Inoltre, gli operatori virtuali mostrano performance di rete peggiori rispetto ai gestori di rete cui si appoggiano. Si osserva anche una significativa variabilità nelle performance di rete di operatori virtuali diversi che si appoggiano alla stessa rete.
I risultati dell’indagine nei negozi
Sono sei le città prese in esame per l’indagine – Roma, Milano, Torino, Padova, Napoli e Palermo – e 180 punti vendita, store ufficiali e rivenditori. Sono stati presi in considerazione nell’indagine tutti gli aspetti e i vari step che il consumatore deve affrontare nell’accedere ad un’offerta telefonica: la qualità delle informazioni sulle offerte commerciali, il tipo di profilazione del cliente e il processo di attivazione.
I passaggi meno chiari sono risultati i costi di attivazione dove ben il 60% dei negozi non riesce a quantificarli correttamente, in particolare CoopVoce, Kena Mobile e Tre (i dati sono stati elaborati quando Wind e Tre erano ancora separati dal punto di vista del brand).
Percentuale analoga sotto il profilo dei costi extra-soglia che vengono ignorati o comunicati in modo sbagliato o impossibili da controllare. Nonostante i miglioramenti rispetto all’indagine condotta lo scorso anno si riscontra nuovamente una cattiva informazione relativa alle penali e ancora una volta non brillano sotto questo aspetto Wind e Vodafone con il 50% di risposte errate date al consumatore. Considerando tutte le varie valutazioni dell’inchiesta, si conferma la tendenza da parte dei leader di mercato Tim e Vodafone – ad avere una rete di vendita poco trasparente. Ai primi posti invece si classificano Poste Mobile, Tiscali Mobile e Iliad.