Entro l’8 aprile la Regione Puglia e i vertici di Alcatel-Lucent
si incontreranno per scongiurare la chiusura del sito barese, dove
lavorano trenta fra ingegneri e informatici, nel settore della
progettazione e sviluppo di software per la gestione di apparati di
telefonia. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno, aggiungendo che
il management intende razionalizzare gli stabilimenti di tutta
Italia e lo stabilimento “ricerca e sviluppo” del capoluogo
pugliese è nella lista di quelli da chiudere.
Alcatel-Lucent finora avrebbe proposto il trasferimento dei
dipendenti in una sede del Nord Italia, nel quado della
razionalizzazione dei cinque siti aziendali nel nostro paese. Per
l’8 aprile è previsto un incontro al ministero del Lavoro a
Roma. Ma prima ci sarà il summit con il governatore Nichi Vendola,
sollecitato dal segretario generale Fiom-Puglia Antonio Pepe.
I tagli, fanno sapere i sindacati, sono stati annunciati da
Alcatel-Lucent, nel quadro di un piano di razionalizzazione delle
attività nel nostro paese. Oltre a Bari, gravi le ricadute su
Trieste, dove si prospetta un taglio di 200 posti di lavoro. Lo
stabilimento di Trieste occupa attualmente 220 lavoratori con
contratto a tempo indeterminato e 350 con contratto di
somministrazione di mano d'opera per una forza lavoro
complessiva di 570 lavoratori. A rischio anche 30 dipendenti nel
sito produttivo di Vimercate.