Alcatel-Lucent guarda con ottimismo al suo 2011: le perdite si
restringono e il mercato nord-americano traina le vendite, anche se
gli analisti commentano che ora è il momento di migliorare la
crescita delle revenues anche sugli altri mercati dove il colosso
francese è presente.
La società fa sapere in una nota che il risultato netto
“riportato” è di –10 milioni di euro (contro la perdita di
515 milioni dell’anno prima), mentre il risultato netto
rettificato risulta di 32 milioni (- 473 milioni l’anno prima);
il chief executive officer Ben Verwaayen si avvicina al termine del
piano triennale nel quale aveva intenzione di riportare
Alcatel-Lucent alla profittabilità e i numeri dicono che
l’obiettivo è vicino. Il gruppo del telecom equipment ha
beneficiato quest’anno degli aggiornamenti di rete richiesti
dagli operatori mobili per rispondere alla domanda di telefoni
evoluti che permettono di navigare Internet e scaricare musica e
film.
Nel primo trimestre 2011 Alu ha registrato una crescita dei ricavi,
anno su anno, del 15,2% per un totale di 3,74 miliardi di euro. La
crescita ha riguardato tutte le principali aree di attività,
ovvero reti: +25,4% (di cui Ip: +28,3%; ottico: +15,3%, mobile:
+36,5%); applicazioni: +8,4%; e servizi: +4,8%. Decisamente
positivo l’impatto del Nord America (le revenues sono cresciute
del 40%), dove sono in corso tra l’altro importanti programmi di
sviluppo delle reti mobili, comprese le implementazioni 4G/Lte di
grandi operatori come Verizon e At&t. Il gross profit è di 1,35
miliardi (+28% rispetto al 2010); il risultato operativo
“riportato” è di -55 milioni (-263 l’anno prima); il
risultato operativo rettificato (al netto di impatti
dell'acquisizione Lucent) ammonta a 13 milioni euro (-185
l’anno prima); il gross margin sale in un anno dal 32,6 al 36,2%
dei ricavi.
Il Ceo Ben Verwaayen afferma che “con un forte avvio dell’anno,
confermiamo la nostra stima per l’intero 2011 di una crescita
superiore a quella media del mercato di nostra competenza, con un
risultato operativo rettificato superiore al 5% delle vendite”,
ma gli analisti pensano che la trimestrale di Alcatel-Lucent riveli
un’eccessiva dipendenza dal Nord America che rende poco
sostenibile la crescita del gruppo, come dichiara Pierre Ferragu di
Sanford Bernstein a Londra. “I competitor di Alu stanno andando
molto meglio sui mercati fuori dal Nord America”, nota
l’analista.
Come riporta oggi Bloomberg, le vendite europee di Alcatel sono
scese dell’1,8% anno su anno, mentre la rivale Ericsson ha visto
balzare del 46% nel primo trimestre le vendite in Europa del nord e
Asia centrale (ma le revenues in Europa centro-occidentale sono
scese dell’8%). In Cina e India, le entrate di Ericsson sono
salite rispettivamente del 74 e del 38% nel primo trimestre 2011;
nello stesso periodo, Alu ha visto aumentare le entrate generate in
Asia-Pacifico solo dell’1,7% rispetto all’anno prima.