Amazon ha testato in California una nuova modalità per offrire connessione alternativa al 4G e al 3G: lo riporta l’agenzia di stampa americana Bloomberg, indicando che si tratta di una tecnologia che usa fasce di spettro dedicato (le licenze sono della società di comunicazioni satellitari Globalstar) e che Amazon intende usare per permettere ai clienti di connettere a Internet – a basso prezzo, ma forse anche gratuitamente – i propri device, come il Kindle. Tagliando fuori i grandi carrier come At&t. La tecnologia che sta testando Globalstar (con l’appoggio finanziario di Jarvinian e la collaborazione di Ruckus Wireless) si chiama Tlps (Terrestrial low power service) e sembra in grado di garantire banda larga più veloce e affidabile rispetto al wi-fi assicurato dagli hot spot.
Per ora si tratta di test non resi noti al pubblico, svelati da fonti che hanno chiesto di restare anonime. Il trial, che si è svolto a Cupertino, sottolinea quali siano oggi le strategie di Amazon: la più grande azienda mondiale del commercio elettronico vuole essere non solo una destinazione del web e un produttore di hardware ma entrare anche nel mercato della tecnologia che permette agli utenti di collegarsi alla rete. Controllare la connettività permetterebbe ad Amazon di creare e fornire una user experience veramente completa, dal modo in cui i consumatori vanno online, al device che usano per collegarsi al web fino alle attività che svolgono quando sono su Internet.
Né Amazon né Globalstar hanno per ora commentato le notizie apparse sui media americani. Non si tratta comunque di un’iniziativa che sorprende: Amazon non è l’unica Internet company a testare una tecnologia che le permetta di diventare una porta di ingresso per il web, visto che Google ha già acquisito porzioni di spettro mobile e costruito reti di ultra-banda larga in 17 città americane, dotandosi della capacità di connettere i propri clienti alla rete. Google gestisce anche una rete wifi a Mountain View, in California, e fornirà la connettività wireless, grazie a un accordo stretto di recente, nei caffè Starbucks americani.
Il chief executive officer di Amazon Jeff Bezos ha indicato chiaramente che nei suoi obiettivi c’è quello di rendere Amazon un one-stop shop per i consumatori di Internet e la strategia ha già ripagato: le vendite lo scorso anno sono aumentate del 27% a 61,1 miliardi di dollari, mentre gli investitori hanno continuato a premiare il titolo, il cui valore in Borsa è raddoppiato in tre anni.