GUERRA UCRAINA

(Anche) Nokia lascia la Russia, nessun impatto sull’outlook

Dopo Ericsson anche la casa finlandese stoppa le attività. Il ceo Lundmark: “Non possiamo proseguire nelle circostanze attuali “. Possibile costo di 100 milioni di euro nel primo trimestre, ma nessuna modifica alla stime per il 2022

Pubblicato il 12 Apr 2022

russia-160114162146

Nokia lascia il mercato russo: il fornitore finlandese di attrezzature per le reti Tlc si unisce al sempre più numeroso gruppo di aziende che dice no agli affari con Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Come ha affermato su Reuters il ceo Pekka Lundmark: “Semplicemente non vediamo alcuna possibilità di andare avanti nel Paese date le attuali circostanze”.

Solo ieri Ericsson annunciava un stop fino a data da destinarsi delle vendite ai clienti russi.

Nokia è andata oltre fermando non solo le consegne ma l’intera operatività in Russia, pur garantendo il supporto ai clienti durante “l’exit” i cui tempi, ha chiarito il vendor, non è al momento possibile prevedere. Il supporto verrà fornito nei limiti consentiti delle sanzioni.

Accantonati 100 milioni, outlook 2022 confermato

“I governi occidentali hanno espresso preoccupazione per il rischio di un blocco delle infrastrutture di comunicazione in Russia e hanno sottolineato l’importanza di garantire continuità nel flusso informativo e nell’accesso a internet – si legge nel comunicato di Nokia – Per questo lasciamo il Paese ma puntiamo a fornire il supporto necessario a garantire il funzionamento delle reti, con la richiesta delle licenze necessarie per poter operare nel rispetto delle sanzioni. Questa è la linea d’azione più responsabile che possiamo intraprendere”.

Sia per Nokia che per Ericsson la Russia rappresenta una quota minoritaria del fatturato, meno del 2% del totale; in Russia sono le aziende cinesi Huawei e Zte ad avere lo share di mercato più ampio.

Nokia ha detto di non aspettarsi impatti sull’outlook 2022 dopo il ritiro dalla Russia, ma nel primo trimestre metterà in bilancio un accantonamento di circa 100 milioni di euro per coprire possibili perdite legate all’exit. Lundmark ha anche detto che Nokia non andrà avanti col progetto annunciato a novembre di formare una joint venture con la società russa Yadro per realizzare torri 4G e 5G.

Ericsson, nell’annunciare la sospensione delle vendite in Russia, ha fatto sapere di ver messo in bilancio per il primo trimestre perdite e costi eccezionali per 0,9 miliardi di corone (95 milioni di dollari, circa 87 milioni di euro). Circa un terzo della somma impatta il flusso di cassa.

“Molto dovrà cambiare prima di tornare a Mosca”

Nelle decisioni della finlandese Nokia e della svedese Ericsson pesano forse anche considerazioni politiche, visti i crescente attriti di Mosca con Helsinki e Stoccolma, che hanno manifestato l’interesse a unirsi al più presto alla Nato. 

C’è un altro elemento: la Russia sta spingendo le aziende nazionali delle telecomunicazioni a costruire le loro reti solo utilizzando attrezzature fabbricate sul suolo nazionale, con l’obiettivo di portare Nokia ed Ericsson ad aprire stabilimenti produttivi in Russia.

La decisione di Nokia colpirà i suoi circa 2.000 dipendenti nel Paese; ad alcuni di loro potrebbe essere offerto un trasferimento in altre sedi globali, ha detto il ceo Lundmark said.

“Molto dovrà cambiare prima che sia possibile considerare di nuovo di operare in Russia”, ha sottolineato Lundmark.

Per quanto riguarda i dipendenti di Ericsson in Russia, circa600, saranno messi in ferie pagate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati