Antenna vietata perché oscura la vista di un piccolo cimitero di montagna: questa la motivazione con cui la Soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio ha bloccato la realizzazione di un’infrastruttura per portare la connettività Internet ad una minuscola frazione montana di Carrega Ligure, in provincia di Alessandra, da sempre tagliata fuori da questo importante tipo di collegamento.
Il caso lo ha raccontato Sergio Rizzo su Repubblica Affari & Finanza, evidenziando come la burocrazia continua a condizionare lo sviluppo nel nostro Paese.
La decisione è frutto di un’interpretazione restrittiva del Codice dei beni culturali (D.Lgs 42/2004), che impedisce la digitalizzazione di una località isolata. La struttura sarebbe stata costruita su un terreno appartenente alla parrocchia, la quale avrebbe utilizzato il ricavato per mettere in sicurezza la chiesa della frazione, segnata da cedimenti strutturali.
Il sindaco della località montana, l’ingegnere Luigi Silvestri, ha commentato nelle sue osservazioni che bisognerebbe “privilegiare i vivi ai morti, con la certezza che le anime sepolte nel piccolo cimitero quell’antenna l’avrebbero voluta, avendo amato enormemente per tutta la vita il loro paese”.