Stop ai servizi a pagamento non richiesti attivati inconsapevolmente dai consumatori che navigano in internet utilizzando smartphone e tablet. Lo ha deciso l’Antitrust che, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati e il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, ha disposto la sospensione della pratica messa in atto dalla società Neomobile e ha ottenuto l’oscuramento dei banner collegati alla società Tekka Lab. Nei prossimi giorni l’Antitrust deciderà se sospendere o meno i banner collegati alla società Noatel alla quale il procedimento per pratica commerciale scorretta è stato notificato questa settimana.
Secondo le numerose segnalazioni ricevute, i consumatori, navigando in mobilità su internet, cliccavano su banner o link che apparivano sullo schermo, anche solo per potere proseguire la navigazione, e si trovavano inconsapevolmente abbonati a servizi premium (ad esempio giochi, screen saver, applicazioni, suonerie, concorsi a premi etc.) al costo di 5 euro settimanali, che venivano automaticamente scalati dal credito telefonico. I fornitori del servizio non davano inoltre alcuna indicazione sulle procedure per disattivare gli abbonamenti.
Nelle settimane scorse funzionari dell’Antitrust e i militari della Guardia di Finanza hanno svolto ispezioni presso le sedi delle società per acquisire documentazione utile alle istruttorie avviate.
Neomobile che afferma di essersi comportata in maniera “lecità e trasparente” ha fatto ricorso al Tar contro la decisione dell’Antitrust.