Apple registra vendite record di iPhone e iPad, eppure gli analisti si aspettavano di più, soprattutto nei risultati dello smartphone con il marchio della Mela, così nell’afterhours il titolo è arrivato a perdere fino l’8% del suo valore.
Il gruppo è riuscito a mettere a segno utili e ricavi migliori alle attese, complice il buon andamento delle vendite dei suoi smartphone e tablet, ma la criticità individuata dagli analisti è stata proprio nel numero di iPhone venduti: 51 milioni, comunque in forte ascesa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando erano 47,8 milioni, ma deludenti rispetto alle previsioni: si stimava infatti che ne sarebbero stati venduti ben 55 milioni. Ha deluso anche l’outlook per il trimestre in corso: il gruppo stima ricavi compresi nell’intervallo 42-44 miliardi di dollari, meno dei 46 miliardi attesi dal consensus.
Nel primo trimestre fiscale (quello terminato lo scorso 28 dicembre), Apple ha registrato utili netti per 13,072 miliardi di dollari, in lieve calo rispetto a quota 13,078 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. In termini di utile per azione, e al netto di voci straordinarie, il dato è salito a 14,50 dollari da 13,81 dollari, sopra le attese ferme a 14,09 dollari. I ricavi sono arrivati alla cifra record di 57,594 miliardi da 54,512 miliardi, meglio dei 57,5 miliardi previsti dal mercato. I margini lordi si sono attestati al 37,9% dal 38,6% di un anno prima. In attesa dei conti, arrivati a mercati chiusi, il titolo è salito dello 0,81% a 550,50 dollari. Nell’after-hours ha perso il 5% non appena i conti sono stati pubblicati per poi ampliare la flessione oltre l’8% nel corso della conference call.
Quanto al numero di prodotti venduti, Apple ha potuto vantare la vendita di 26 milioni di iPad, la seconda maggiore fonte di guadagni per la società, in quanto produce il 20% circa dei ricavi complessivi. Il dato è migliore dei 22,9 milioni dello stesso trimestre del 2012. Performance in crescita anche per i Mac: ne sono stati comprati 4,8 milioni contro i 4,1 milioni dell’anno prima. Sono gli iPod a non andare più di moda: le vendite sono crollate del 52% a 6 milioni di pezzi contro i 12,6 milioni dell’anno prima. Qualche analista stimava quota 10,8 milioni di unità vendute.
Non ha soddisfatto, come accennato sopra, la performance dell’iPhone, prodotto che genera circa il 50% del giro d’affari complessivo del gruppo di Cupertino: il mercato si aspettava che garantissero 33,5 miliardi di dollari di ricavi, invece il risultato è stato di 32,5 miliardi. Le vendite dello smartphone in Cina sono però raddoppiate su base annuale, ha spiegato il direttore finanziario nel corso della conference call, un buon segno alla luce della partnership partita il 17 gennaio con China Mobile e i cui risultati verranno riflessi a partire dal trimestre in corso. L’amministratore delegato Tim Cook ha detto che la scorsa settimana è stata quella in cui le attivazioni di iPhone sono risultate le migliori di sempre in Cina. Entro fine anno, ha aggiunto, saranno 300 le città in cui gli smartphone del gruppo saranno venduti attraverso China Mobile contro le attuali 16.
Le vendite in Cina – inclusi Hong Kong e Taiwan – sono salite del 29% a 8,844 miliardi (sul trimestre precedente l’incremento è del 54%), in Giappone dell’11% a 4,948 miliardi, in Asia-Pacifico -9% a 3,633 miliardi e in Europa +5% a 13,073 miliardi. I margini lordi sono visti tra il 37 e il 38% contro stime per 37,31%.