Apple-Beats, operazione da 3 miliardi di dollari

La più grande acquisizione nella storia dell’azienda fondata da Steve Jobs. Focus sullo streaming in concorrenza con Spotify. Target i giovanissimi: arruolati i due fondatori di Beats, la rapperstar Dr. Dre e il guru della discografia Jimmy Iovine

Pubblicato il 29 Mag 2014

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Apple fa shopping nella musica e lo fa alla grande, non solo per l’entità della spesa, ma perché getta le basi per costruirsi un posto di rilievo nel business che oggi macina più guadagni e cresce a più alti ritmi, lo streaming online. La Mela ha comprato infatti Beats Music & Beats Electronics, sborsando 3 miliardi di dollari (di cui 2,6 miliardi cash e 400 milioni in azioni): è la maggiore acquisizione della sua storia e anche la prima che non riguarda esattamente un’azienda hitech ma un marchio già affermato che opera nella distribuzione musicale in streaming, oltre che nel settore delle cuffie e altoparlanti Bluetooth.

La mossa rappresenta il tentativo di Apple di abbinare al declinante mercato dei download di iTunes quello in piena salute dello streaming, dove Spotify è il concorrente con cui misurarsi: Apple vede il business musicale di Beats come il giusto complemento al suo. La casa di Cupertino diventerà proprietaria (l’operazione si dovrebbe concludere in autunno, dopo le approvazioni del regolatore) di una vasta linea di cuffie di grande successo e dagli alti margini di profitto, nonché di un servizio di musica in abbonamento che sta cominciando a farsi strada.

“Ci piace molto il servizio in abbonamento che Beats ha costruito”, ha detto il Ceo di Apple, Tim Cook, al Wall Street Journal. “Secondo noi è la prima società che ha capito come costruire un servizio in abbonamento”. Un’analisi che forse il pubblico non condivide a pieno, secondo The Verge, perché il servizio in streaming di Beats Music non ha per ora raggiunto l’ampio successo ottenuto da Spotify, ma Apple potrebbe rappresentare la sua chance per affermarsi su vasta scala. Secondo il Financial Times, Apple sarebbe addirittura disposta, pur di garantire il successo senza confini di Beats, a far girare il servizio in streaming sui sistemi operativi mobili concorrenti (Android, Windows Phone).

Le cuffie di Beats sono un’altra storia: Apple già le vende nei suoi negozi, conosce bene il business e i suoi alti margini. Daranno ad Apple una formidabile presenza sul mercato di un accessorio che è già molto popolare.

Ma Cook sembra puntare proprio sul servizio in streaming quando parla in termini entusiastici di Beats e dei suoi fondatori: “Jimmy e Dre hanno costruito qualcosa di eccezionale, hanno capacità eccezionali”, ha detto il Ceo di Apple. Come parte dell’acquisizione, infatti, i co-fondatori di Beats Jimmy Iovine (guru della discografia e produttore di grandi artisti) e il rapper Dr. Dre entreranno nell’azienda della Mela. “Inventeranno prodotti, servizi e funzionalità che neanche immaginate, sono innovatori capaci di portare la musica a livelli più alti”, ha commentato Cook sul New York Times.

I due brand rimarranno separati e potrebbero anche continuare a offrire servizi in concorrenza, come iTunes Radio e il nuovo servizio in abbonamento Beats Music. Ma ciò non avrà importanza: Beats Music e la divisione di Beats che produce cuffie e altoparlanti risponderanno direttamente ad Apple e il capo di iTunes Eddy Cue prenderà il comando di Beats Music mentre il marketing chief di Apple Phil Schiller dirigerà il business delle cuffie.

“La musica ha un ruolo importante nelle nostre vite e occupa un posto speciale nei nostri cuori all’interno di Apple“, ha commentato ancora Cook; per questo Apple “continua a investire nella musica”.

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