Nella battaglia legale che sta contrapponendo Apple e Samsung vuole
vederci chiaro anche la Commissione europea, che ha richiesto di
visionare alcuni brevetti dei due colossi tecnologici, in teoria
ponendo le basi per un'inchiesta Ue.
“La Commissione ha fatto richiesta di informazioni ad Apple e
Samsung in merito ad alcuni brevetti 'essenziali' della
telefonia mobile”, ha fatto sapere l’antitrust europeo. “Si
tratta di una procedura standard nelle indagini in materia di
concorrenza per permettere alla Commissione di stabilire i fatti
rilevanti”.
I brevetti cui si riferisce la Commissione sono i cosiddetti
standards-essential, quelli che coprono aree fondamentali per
rispettare gli standard dell’industria, come il 3G o il wifi. Al
contrario degli altri brevetti, devono essere concessi su basi
eque, ragionevoli e non discriminatorie (in inglese: fair,
reasonable, non-discriminatory, in sigla Frand). E se vengono
violati, non si può richiedere né il divieto all’uso né il
pagamento di royalties particolarmente elevate.
Insomma, i titolari di brevetti essenziali non devono infatti
sfruttare in maniera abusiva il potere monopolistico derivante dai
loro diritti. Sugli standard Frand si basano gli sviluppi di
un’intera industria e chi detiene questi brevetti dovrebbe
chiedere un compenso ragionevole a chi li utilizza e non usarli
come arma in tribunale per tentare di bloccare un prodotto
concorrente.
L’Ue non ha chiarito se intende colpire con un'inchiesta
Apple o Samsung, ma Apple sostiene che l’indagine si rivolga
contro Samsung e un suo presunto comportamento anti-concorrenziale
(secondo quanto dichiarato da Cupertino in un documento presentato
contro Samsung presso una corte federale della California).
Samsung ha invece ribadito di essere pronta a collaborare con le
autorità Ue e di aver sempre rispettato i termini degli accordi
Frand. Ma intanto la sud-coreana sta cercando di vietare la vendita
dell’iPhone 4S e ha presentato in Italia, Francia, Giappone e
Australia delle denunce per la violazione di brevetti
"essenziali per l’industria 3G". Un tribunale olandese
ha però nei giorni scorsi dato torto a Samsung decretando che la
tecnologia 3G non può essere alla base della richiesta di blocco
di un prodotto concorrente.
Se l'antitrust Ue scoprirà che esistono i requisiti per
avviare un’indagine, si aprirà un procedimento formale.
L’inchiesta della Commissione “ha delle grosse implicazioni non
solo per i contenziosi che oppongono Apple e Samsung, ma per tutte
le società del settore”, secondo Florian Mueller, esperto in
diritto della proprietà intellettuale. “Si tratta di un tipo di
regime di licenza sul quale si basa l’intera industria”.