Apple ha ridotto gli ordini di memory chip da Samsung Electronics, principale fornitore e concorrente, in vista del lancio dell’iPhone 5, atteso mercoledì prossimo. La casa di Cupertino, scrive il quotidiano Chosun Ilbo, è stato il più grande cliente del colosso sudcoreano producendo microprocessori, schermi piatti e memory chip (Dram e Nand) per iPhone, iPad e iPod, fino a sfiorare circa 9 miliardi di dollari di controvalore nel 2011. Le due compagnie, tuttavia, si trovano nel pieno di un duro scontro legale in quattro continenti, al punto da spingere la società californiana ad avviare contatti con altri big dei microprocessori in Cina, Giappone e Taiwan.
Esperti di settore hanno riferito che Apple non ha presentato ordini di memory chip a Samsung per l’assemblaggio dell’iPhone 5, la cui prima serie ammonterebbe a diversi milioni di pezzi. Gli ordini, invece, sarebbero arrivati alla sudcoreana Hynix e alla nipponica Elpida per i chip Dram e sempre alla Hynix e alla giapponese Toshiba per le Nand.
Fino a poco tempo fa, Samsung era il fornitore leader di Apple nella misura di circa il 30% dei chip Nand e Dram per iPhone. Anche sugli schermi Lcd, il colosso Usa ha usato i manufatti hi-tech della rivale per il lancio dell’iPhone 4 del 2010.
Tuttavia, malgrado la stretta, Apple continuerà a utilizzare i microprocessori per applicazioni dalla Samsung, componenti chiave che lavorano come cervello degli smartphone. La svolta della società fondata da Steve Jobs, con la forte riduzione degli ordini, è – secondo esperti del settore – legata alla volontà di frenare la rapida e pericolosa crescita di Samsung nel mercato degli smartphone.