Telecom Italia ha presentato ricorso contro la decisione
dell'Antitrust di Buenos Aires di bloccare il diritto di voto
del gruppo di Bernabè nelle società di Telecom Argentina.
L'Antitrust argentino ha puntato l'indice sulla presenza di
Telefonica sia come operatore locale, sia nell'azionariato di
Telco, la scatola che controlla il 24,5% di Telecom Italia.
Per la compagnia telefonica la decisione sarebbe "una
violazione di tutti i principi costituzionali che regolano la
proprietà" che tra l'altro – dicono i legali di Telecom –
"non spetta all'Antitrust che non è l'organo
competente per emettere una tale misura cautelare".
Sempre secondo gli avvocati del gruppo di Bernabè poi –
l'organo di vigilanza avrebbe agito "senza la maggioranza
necessaria richiesta".
Il ricorso cade a ridosso del cda di Sofora – la holding che
controlla Telecom Argentina – di cui Telecom detiene il 50&
(l'altro 50% è invece della famiglia Wertheim), che dovrebbe
decidere la lista per il rinnovo del cda da proporre
all'Assemblea di Telecom Argentina. Con il voto bloccato i tre
consiglieri di Telecom non potranno esprimersi sul cda.
Quello di oggi è il secondo ricorso di Bernabè contro la
decisione dell'Antitrust. Il primo emesso dalla società
telefonica subito dopo il blocco è stato respinto.
Intanto le azioni della compagnia di tlc arretrano oggi
dell'1,7% attestandosi a 1,005 euro. A pesare sulle quotazioni
del gruppo guidato fa Franco Bernabè sono proprio le
preoccupazioni per la situazione in America Latina