IL CASO

Arrestato il Vp Facebook in Brasile: non ha consentito l’accesso a WhatsApp

Diego Dzodan si è rifiutato di dare alla magistratura i dati rilevanti per un’inchiesta sul traffico di stupefacenti

Pubblicato il 01 Mar 2016

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La polizia brasiliana ha arrestato il vice presidente di Facebook per l’America Latina, Diego Dzodan, dopo che la compagnia si è rifiutata di concedere alla magistratura l’accesso a dati ritenuti rilevanti per un’inchiesta sul traffico di stupefacenti.

Le forze dell’ordine hanno agito su mandato disposto da un giudice della città di Lagarto, nello Stato di Sergipe, nel Nord-est. Il motivo, secondo gli agenti, è stata la mancanza di collaborazione di Facebook in indagini aventi ad oggetto messaggi su WhatsApp.

La vicenda è quindi simile a quella che ha coinvolto Apple negli Stati Uniti, con l’azienda di Cupertino che si è rifiutata di rispettare l’ordine di un tribunale che aveva chiesto accesso ai dati dell’iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino. Non è la prima volta che il colosso di Palo Alto entra in conflitto con le autorità brasiliane. Lo scorso dicembre un giudice aveva bloccato temporaneamente il servizio di messaggistica Whatsapp, posseduto da Facebook, per non aver rispettato per due volte la richiesta di accesso ai dati di alcuni utenti che, secondo quanto aveva riportato la stampa, erano coinvolti in un cartello criminale.

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