Asati appoggia la possibile fusione Tim Brasil-Gvt. I piccoli azionisti, in riferimento alle indiscrezioni di stampa su eventuali operazioni in Brasile, esprimono “apprezzamento sulla potenziale operazione” di accordo tra la controllata locale di Telecom Italia, Tim Partecipacoes, e Gvt.
L’associazione degli azionisti (nella foto il presidente Franco Lombardi) spiega in una nota che “a differenza dell’eventuale spezzatino di Tim Brasil, sponsorizzato da Telefonica”, la fusione tra le due società brasiliane “porterebbe un notevole sviluppo di crescita per Telecom Italia e sarebbe la prima operazione strategica di inizio di un nuovo percorso di sviluppo legato ad una sinergia tra fisso e mobile in quel Paese”. Infatti “sia la possibilità di un accordo commerciale forte, Tim Brasil vende i servizi della rete fissa, Gvt quelli del mobile, sia un acquisto del 50-60% di Gvt con modalità da stabilire sono ipotesi estremamente positive”.
“Quindi – conclude Asati – bene il proseguio delle trattative e ci auspichiamo che a breve Telecom Italia faccia una dichiarazione che queste trattative sono reali e non solo fonti di notizie di stampa”.
L’interesse di Vivendi per Tim Brasil era stato riportato per la prima volta dal quotidiano O Estado de Sao Paulo, che parlava addirittura di colloqui preliminari, successivamente smentiti dalla stessa Tim Brasil e rilanciato da O Globo che riferiva anche di una “simpatia” rispetto al merger della presidente Dilma Rousseff.
L’eventuale deal, oltre a generare interessanti e un consistente aumento del market share, darebbe vita a una grande compagnia fisso-mobile, dato che la società guidata da Vincent Bollorè è presente in Brasile con Gvt, operatore in banda larga fissa. In questo senso va ricordato che Tim Brasil possiede due anelli in fibra – a Rio e San Paolo – complementari alle infrastrutture di Gvt; condizione, questa, che consentirebbe di accelerare sulla banda ultralarga in fibra. Delle potenzialità di un’integrazione tra Gvt e Tim Brasil parla da tempo Marco Fossati, numero uno di Findim, che poi le ha rilanciate, mettendole nero su bianco sul suo piano per Telecom Italia.
Secondo Fossati “la fusione tra Tim Brasil e Gvt, la controllata di Vivendi in Brasile che opera nella telefonia fissa, avrebbe molto più senso di una cessione”
”Con i due anelli in fibra che Tim possiede a San Paolo e Rio de Janeiro e i contenuti prodotti dalla casa madre francese – spiega l’imprenditore – si potrebbe arrivare a un’offerta multipla: Internet, fisso, mobile, tv, clouding. Consolidare così la presenza nel Paese e competere con Claro e Vivo che già offrono questi servizi”.