SPAZIO

Asi, l’appello del Pd: “Fare pulizia senza bloccare le attività”

Il Partito Democratico pungola il governo e il commissario Aldo Sandulli: “Evitare conflitti di interesse all’interno del nuovo gruppo dirigente”. Progetti: “Priorità a Cosmo-Skymed, Galileo e servizi satellitari di Tlc”

Pubblicato il 06 Mar 2014

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Fare pulizia senza bloccare le attività della filiera spaziale. E’ l’appello del Partito Democratico al commissario Aldo Sandulli all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e al governo affinché la filiera spaziale non sia lasciata a se stessa e vengano salvaguardate e incentivate le competenze di ricerca, sviluppo, produzione e di servizi”.

Per il Pd serve “un profondo rinnovamento della struttura e della sua gestione. Si intraprendano tutte le azioni utili per mettere l’Asi nelle condizioni di funzionare al meglio definendo anche il suo ruolo e collocazione in una indispensabile politica di governance della filiera”. Si tratta dunque di riposizionare l’Agenzia in termini di capacità ed efficienza, rafforzandone il ruolo di agenzia anche a supporto delle relazioni di diplomazia internazionale.

Un corretto posizionamento e funzionamento dell’Asi è fondamentale per il futuro delle attività spaziali nazionali. In questo senso ” i criteri di nomina del nuovo gruppo dirigente dell’Asi devono pertanto ispirarsi alla massima trasparenza nella gestione, al non accentramento degli incarichi e a evitare qualsiasi potenziale conflitto d’interessi. Al governo dell’Asi si debbono assommare competenze tecnico-gestionali , e di visione strategica”.

“Ci sono importanti scadenze cui si deve dare pronta risposta pena compromettere il futuro delle attività delle industrie e della ricerca scientifica del settore – ricorda il partito – e in particolare quelle relative al semestre di Presidenza italiana dell’Ue ed alla Conferenza Ministeriale dell’Esa di fine 2014”.

Le i progetti che meritano particolare attenzione ci sono:

Telerilevamento e Cosmo-Skymed. Dare certezza al finanziamento della fase realizzativa del segmento satellitare di Cosmo 2a generation per gli anni 2014-2015. Va messa a punto una politica di commercializzazione e l’esportazione del prodotto Cosmo. Il blocco dei finanziamenti per Cosmo-SkyMed comprometterebbe, già dalla metà dell’anno, la continuità operativa di centinaia di lavoratori ad altissima professionalità.

Prisma. Dare continuità al programma Prisma, sia nella componente payload che della componente satellitare, a tutela del comparto optoelettronico spaziale nazionale, che ha nella ex Selex Galileo di Firenze il proprio centro di eccellenza.

Athena Fidus e i servizi satellitari di Tlc. L’Asi deve rendere rapidamente fruibile la propria componente del satellite duale Athena Fidus, oggi in orbita, evitando ritardi dannosi per l’industria nazionale e per il Paese. E’ necessaria l’immediata contrattualizzazione della gestione operativa del satellite nonché l’avvio dell’erogazione dei servizi istituzionali in ottica di polo nazionale (Finmeccanica), in coerenza con il modello seguito con la Difesa, evitando la creazione di potenziali doppioni (Asitel). Va definito l’impegno italiano al programma di sviluppo della piattaforma satellitare dell’Esa, con il programma Neosat. In un’ottica più strategica è necessario investire sullo sviluppo di nuove piattaforme, anche attraverso accordi con altri paesi e rientrare nei grandi programmi di Esa, così da dare la possibilità alla nostra industria di prepararsi alle sfide dell’immediato futuro e fornire l’Italia di nuovi sistemi satellitari e delle conseguenti missioni.

Lanciatori. Nella definizione degli assetti proprietari delle società Elv e Avio-Spazio, il Governo, con il supporto tecnico di Asi, dovrà favorire il conseguimento della quota di maggioranza azionaria a Finmeccanica perseguendo alleanze e partecipazioni di altri partner industriali europei. Una vendita a società non italiane rischierebbe di compromettere il mantenimento delle competenze acquisite attraverso ingenti investimenti nazionali. ASI deve fornire un contributo in Esa nella discussione relativa al passaggio da Ariane 5-ME ad A6 a partire dal 19 Marzo quando è prevista la presentazione da parte di Esa delle valutazioni sulle offerte industriali sugli sviluppi di A5-ME ed A6.

Programma Galileo. Oltre alla definizione di una politica di sviluppo di applicazioni di Galileo si deve operare per dare continuità alle attività industriali già di competenza dell’industria nazionale in quanto l’assegnazione dei contratti sono orientate da influenze politiche più che di regole di competenza e costi. Gli altri paesi lo stanno facendo in modo strutturato e sistematico e ciò rischia di veder diminuita la nostra partecipazione al programma per i futuri batch. 6- Altec Icarus. ASI ha disdetto i patti parasociali in Icarus, società che gestisce la struttura in cui ha sede Altec. Un vuoto di gestione in ASI rischia di bloccare i processi avviati.

Pmi. L’avvio operativo di nuove infrastrutture satellitari (come Cosmo Skymed, Galileo e Athena Fidus) debbono fare da volano per il rilancio, anche occupazionale, delle Pmi nazionali di settore che, opportunamente integrate nel processo produttivo di sviluppo di applicazioni e gestione di servizi, possano rendere l’intera filiera nazionale più forte e competitiva nel contesto europeo e mondiale.

Ricerca scientifica spaziale italiana. Oggi le risorse in capo all’Asi impediscono di partecipare alla competizione per le missioni europee e americane dei prossimi due decenni: non esserci significa compromettere il lavoro di molti ricercatori e l’esistenza della ricerca per la prossima generazione.

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